
"Ti raggiungo al mare e te la faccio pagare. Non vali niente. Vedrai cosa ti succede. Non uscirai più con...
"Ti raggiungo al mare e te la faccio pagare. Non vali niente. Vedrai cosa ti succede. Non uscirai più con le tue amiche perchè dirò loro che hai la scabbia. Vuoi denunciarmi? Fallo pure, non ho paura". L’ha insultata in ogni modo, diffamata, perseguitata e minacciata. Non solo: l’ha lanciata a terra provocandole lesioni dopo averle stretto le mani attorno al collo, togliendole il respiro. Il giovane, un 27enne di Finale Emilia è finito a processo con le accuse di stalking e lesioni personali nei confronti della ex fidanzata, aggravate dal legame con la stessa e ieri mattina ha patteggiato la pena ad un anno e due mesi di carcere con la condizionale. I fatti risalgono alla scorsa estate quando, secondo le indagini svolte dai carabinieri il ragazzo, non accettando la fine della relazione, con condotte reiterate avrebbe causato alla vittima un perdurante e grave stato di ansia e di paura, facendole temere per la propria incolumità. L’imputato, infatti, per mesi l’avrebbe offesa e minacciata ripetutamente con espressioni quali "adesso mi presento al mare con i miei cugini e ti faccio vedere cosa combino", e ancora: "Ti taglio la gola, stanotte ti entro in casa". Secondo le denunce presentate dalla giovane il 27enne l’avrebbe picchiata brutalmente, stringendole le mani alla gola e facendola cadere con violenza a terra, provocandole lesioni per sette giorni di prognosi. La vittima avrebbe prodotto diverse prove a carico dell’indagato, a partire dai numerosi messaggi minatori che il giovane le inviata, colmi di minacce e insulti di ogni genere. Il 27enne, terminate le indagini è quindi finito a processo con le pesanti accuse e ieri, all’esito dell’udienza ha patteggiato la pena ad un anno e due mesi di carcere. Pena sospesa.