Modena, 21 ottobre 2024 – Un quadro di quanto accaduto in queste giornate di intense precipitazioni ce lo fornisce – come al solito – l’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria ’Enzo Ferrari’ della nostra università, che dal 1830 tiene monitorata la situazione relativamente ai più importanti indicatori meteorologici. Va subito detto che questa seconda decade di ottobre con i suoi 130,2 mm di pioggia è stata la decade in assoluto più piovosa della serie storica documentata a Modena. Il contributo per questo record lo ha dato certamente la giornata di sabato 19 ottobre, quando sono stati misurati al suolo 72,5 mm di pioggia, che rappresenta la 18esima precipitazione più abbondante in 194 anni. Ecco il dettaglio delle singole ultime giornate: 16 ottobre, 7.8 mm; 17 ottobre, 37.5 mm; 18 ottobre, 5.7 mm; 19 ottobre, 72.5 mm e 20 ottobre, 6,8 mm. "Questo ottobre – fa sapere il meteorologo Luca Lombroso (nella foto), tecnico dell’Osservatorio universitario – si sta rivelando davvero straordinario. Dal 1° ottobre a oggi sono caduti 182.3 mm d’acqua, un dato che non si vedeva da ottobre 2005, e il mese non è ancora finito". I fatti hanno confermato, dunque, che l’allerta meteo rossa non era esagerata.
"La conformazione della depressione – commenta Lombroso – è molto simile agli eventi alluvionali del settembre 1972 e 1973, col minimo stretto e allungato. Insieme al collega Paolo Frontero, abbiamo a lungo studiato queste dinamiche. E si può dire che il maltempo è sempre esistito, ma oggi a causa dei cambiamenti climatici, è più intenso e frequente, aggravato da mari e atmosfera surriscaldati dalle emissioni di gas serra. Quindi, per me, questo è maltempo dovuto ai cambiamenti climatici. Non è allarmismo, ma una realtà che dobbiamo affrontare".