GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

"Poca rigenerazione nei progetti. Ora via al percorso partecipato"

L’assessora Ferrari ha illustrato le ragioni parere negativo agli elaborati presentati nella primavera scorsa "Manca l’interesse pubblico, il Pug frena l’espansione". Complesso all’ex Pro Latte, ecco perché non va

L’assessora Carla Ferrari

L’assessora Carla Ferrari

"L’insieme delle proposte non configura iniziative in grado di incidere positivamente verso una piena prospettiva di reale rigenerazione o di pieno interesse pubblico per la città di Modena che il Pug indica come alternativa al modello espansivo". È la ‘sentenza’ con la quale l’amministrazione comunale ha bocciato i 19 progetti nell’ambito del bando della primavera scorsa, sotto il mandato Muzzarelli. Accanto al pollice verso, la giunta indica anche una pars construens: l’istituzione di un percorso partecipato (al quale ha lavorato anche l’assessore Vittorio Ferraresti) a partire dal quale sarà poi possibile presentare un nuovo avviso pubblico con nuovi progetti da valutare.

L’uno-due con il quale l’amministrazione Mezzetti sta cercando di archiviare per sempre l’era Muzzarelli ha preso le forme di due delibere illustrate ieri in Consiglio comunale dall’assessora all’Urbanistica Carla Ferrari. Nel primo documento, quello che spiega perché le 19 manifestazioni di interesse non sono secondo l’amministrazione coerenti con il Pug, si spiega che il Piano prescrive "una politica di riorganizzazione territoriale che favorisca il miglioramento della qualità ambientale e architettonica dello spazio urbano e una equilibrata distribuzione di servizi e di dotazioni territoriali". In questo senso "anche la ‘concentrazione’ di molte proposte relative alla localizzazione di strutture commerciali lungo l’asse storico della via Emilia non può essere valutata positivamente".

Per dare l’idea, a uno dei progetti principali - la trasformazione dell’Area ex Pro Latte tra via delle Suore e via Finzi, che prevede la realizzazione di una torre di Hospitality a completamento dell’intervento di potenziamento del comparto produttivo Cpc - viene riconosciuto un rinvigorimento del verde pubblico e l’attrattività dello spazio co-working. Ma sono ritenute "limitate le ricuciture ciclabili e pedonali" e non è data "evidenza di processi partecipativi adeguati alla significatività della proposta, sia termini descrittivi che di fattibilità economica". Inoltre "seppure la proposta configuri aree verdi estese e non frammentate, gli interventi non affrontano efficacemente le relazioni degli spazi pubblici". Come si diceva, la bocciatura delle proposte è stata affiancata dall’annuncio dell’introduzione di un percorso partecipato propedeutico alla formazione di un avviso pubblico per la raccolta di manifestazioni di interesse sui progetti di rigenerazione urbana, "riutilizzando le aree e gli edifici esistenti, senza sprecare altro suolo". La delibera richiama il ’Patto con la città e per la città’ per la Modena del 2030 presentato in campagna elettorale dell’amministrazione Mezzetti.

Ma come si articolerà in concreto questo momento partecipativo? L’amministrazione darà comunicazione e diffusione delle date di svolgimento attraverso strumenti e canali: un portale dedicato, sito web istituzionale dell’ente, il giornale del Comune. Una volta concluso il percorso partecipato, "potrà essere pubblicato un avviso pubblico”, recependo i contributi raccolti.