
Porta a porta bocciato: "Città più sporca"
Più del 75% dei sassolesi è insoddisfatto e critico nei confronti del ’porta a porta’, con un 44% di ‘ultrascontenti’, che boccia totalmente l’attuale sistema di raccolta rifiuti, e un 32,2% che parla di modalità "solo parzialmente efficaci ed adeguate" ai bisogni dell’utenza e del quartierefrazione. Il 79%, invece, ritiene il livello di decoro peggiorato, attestando il giudizio medio sulla pulizia in città, sulla scala da 1 a 10, a 4,2. Questi, in sintesi, i risultati dell’indagine condotta da Federconsumatori in collaborazione con la CGIL. "Varie e importanti le criticità" evidenziate da un campione di 455 persone, per larga parte nella fascia di età tra i 35 e i 64 anni, 357 delle quali hanno risposto a tutte le domande.
Campione forse numericamente esiguo, ma ‘statisticamente sufficiente’ a confermare un’opinione negativa sul ’porta a porta’. "Nei giudizi dei cittadini – ha detto Marzio Govoni, presidente di Federconsumatori Modena – prevalgono nettamente le valutazioni negative ed emerge forte preoccupazione per le condizioni della città". Dunque, non è solo una percezione che emerge dalle lamentele social, ma c’è una conferma anche nei numeri. Solo il 3,4% parla di livello di pulizia migliorato, contro un 79,4% che lo giudica peggiorato (per il 17% è uguale) e solo il 4% si dice totalmente soddisfatto del ’porta a porta’, contro un 20% che ritiene occorra tempo per mandarlo a regime e un 76% che lo ritiene inadeguato o poco efficace.
"A Sassuolo si è applicato un modello standard, mentre andavano tenute presenti le peculiarità del territorio e quelle urbanistiche. E serviva una condivisione nelle scelte che non c’è stata", ha detto Govoni, non senza sottolineare come, nell’individuare i ‘colpevoli’ della situazione che si è venuta a creare, gli intervistati collocano, nell’ordine, Hera, poi l’inciviltà dei cittadini e i loro abbandoni ‘selvaggi, infine l’Amministrazione "la cui contrarietà al modello, più volte espressa dalla Giunta, sembra sia stata recepita dalla cittadinanza". I cittadini ammettono, per l’80%, di essere stati adeguatamente informati delle nuove modalità, ma lamentano l’inadeguatezza del ’porta a porta’ in realtà densamente abitate, chiedono orari più flessibili per il conferimento e segnalano cassonetti insufficienti o malfunzionanti, suggerendo controlli più puntuali, anche con le foto trappole, nei confronti dei ‘furbetti’. Tra le richieste, anche contenitori dell’umido più capienti e, in generale, svuotati più frequentemente, oltre a una tariffa premiante per i virtuosi.
Federconsumatori, alla luce dei risultati dell’indagine ("già presentati – ha detto Govoni – all’Amministrazione comunale"), auspica un cambio di rotta e l’introduzione di correttivi che andranno però condivisi, questa volta, "con le associazioni ambientaliste, dei consumatori, sindacali, del terzo settore: a Sassuolo serviva un ’abito su misura’, che tenesse conto delle sue specificità. Un abito preconfezionato, di modesta qualità, non va bene. Siamo però ancora in tempo per correggere e migliorare".
Sul fronte Hera, la multiutility aveva già diffuso i primi dati sull’aumento della differenziata, in crescita fino ad oltre il 70%, "ma sono numeri autorilevati, rispetto ai quali – chiude Govoni – è opportuno attendere le rilevazioni dei soggetti pubblici a ciò preposti".
Stefano Fogliani