REDAZIONE MODENA

Processo ’Intoccabili’ Due marescialli in aula: "Nessun favore a Bonini"

"Nessuna corruzione. Nessun favore ma stima reciproca e collaborazione in qualità di informatore e, dall’altra parte, uomo dell’Arma". Si avvicina alla fine il delicato processo legato all’operazione ’The untouchables’, gli intoccabili, nata nel 2013 e che portò a sgominare un sodalizio criminale tra il distretto ceramico modenese e quello reggiano. L’indagine di polizia e guardia di finanza vede imputati tra gli altri Adamo Bonini e Rocco Ambrisi e avrebbe permesso di scoperchiare un giro di usura ed estorsioni nei confronti di imprenditori del distretto ceramico appunto. Ieri al centro di quella che dovrebbe essere la penultima udienza del maxi processo, i rapporti di due militari dell’Arma con Adamo Bonini. Uno dei marescialli imputato nell’inchiesta e accusato di corruzione per essersi messo – secondo le indagini – a disposizione di Bonini, ha parlato a lungo davanti ai giudici. Il militare, difeso dagli avvocati Cosimo Zaccaria e Marco Pellegrini, ha spiegato che mai si prestò a favori in cambio di somme di denaro. Invece, ha spiegato, come Bonini fosse un informatore ‘importante’, grazie al quale ha concluso importanti operazioni. A fronte di questa amicizia e stima il militare gli avrebbe poi fatto favori di poco conto ma – ha detto – non si potrebbe certo parlare di corruzione. Anche il secondo maresciallo ha sottolineato d’aver intrattenuto con Bonini una relazione solo professionale. Sentenza attesa il 9 giugno.