Modena, profughi primi arrivi: "Siamo pronti ad aiutarli"

Ieri summit tra il prefetto e i sindaci. Coinvolta anche l’Ausl per i controlli sanitari. "A breve arriveranno alcune persone che hanno familiari e amici in città"

An Ukrainian mother holds her child after they entered Romania (Photo Daniel Mihailescu)

An Ukrainian mother holds her child after they entered Romania (Photo Daniel Mihailescu)

Modena, 27 febbraio 2022 - Modena non si tira indietro. La macchina dell’accoglienza dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraina è già in moto ed è pronto un piano per fornire anche la dovuta assistenza sanitaria. La maggior parte dei profughi che scappano è diretta nei paesi confinanti, in particolare Polonia e Romania ma a breve alcuni di loro – in particolare donne – raggiungeranno i propri familiari anche nella nostra città.

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Amministrazione e associazioni, con il coordinamento della prefettura si sono già attivati: ieri mattina, durante il presidio organizzato da Tam tam per la pace che si è svolto davanti alla Prefettura e a cui hanno preso parte il sindaco Muzzarelli, insieme ai primi cittadini di Maranello, Vignola, Spilamberto, è emersa la situazione di una o più cittadine ucraine in contatto con i connazionali che sarebbero già riusciti ad uscire dal paese e quindi intenzionati a raggiungere i propri familiari nelle prossime ore. È quindi probabile che i primi ucraini arriveranno a breve sul nostro territorio. Per questo motivo le amministrazioni stanno predisponendo l’accoglienza con il coordinamento della Prefettura, che ha sottolineato di essere già pronta ad un accordo con tutte le parti in campo, pur in attesa di direttive a livello centrale. Il progetto di accoglienza sarà volto per lo più a far si che anche questi primi informali arrivi, destinati appunto a ricongiungersi con parenti e familiari, siano contestualizzati in quello che è destinato a diventare un piano più ampio predisposto da Governo e Regione nell’ambito di accordi europei.

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Gli arrivi dei profughi sono infatti previsti a Modena come in altre città l’Italia e sicuramente del resto d’Europa. Il sindaco Muzzarelli ha fatto sapere che a seguito dell’incontro avvenuto ieri mattina con il prefetto Alessandra Camporota è stato concordato il ‘piano di azione’. Ovvero i profughi in arrivo dall’Ucraina dovranno essere registrati da questura o carabinieri. Inoltre insieme all’Ausl si è già predisposto un percorso di assistenza nei confronti delle persone che arriveranno così come controlli sanitari a cui saranno sottoposte. Al momento non ci sono conferme appunto su eventuali numeri ma anche le cooperative che si occupano di accoglienza affermano di essere pronte a fornire il proprio sostegno. "Sicuramente non saranno in tanti ad allontanarsi così tanto dall’Ucraina – sottolinea Giorgio Dell’Amico di Caleidos – ma è anche vero che a Modena ci sono tanti cittadini ucraini che sicuramente ospiteranno i propri connazionali in fuga dalla guerra. Non ci aspettiamo situazioni di accoglienza simili a quelle predisposte per il popolo Afghano ma se la situazione precipita ulteriormente magari le cose cambieranno e dobbiamo farci trovare pronti. Di fronte ad un’emergenza, quindi, si cerca di adeguarsi e trovare soluzioni e noi siamo pronti a fornire il nostro sostegno: le soluzioni si trovano". Intanto la Chiesa modenese si unisce all’appello lanciato dal Papa al termine dell’udienza generale di mercoledì scorso. Il 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, l’Arcivescovo guiderà un momento di preghiera alle 13.30 nel Duomo di Modena, al quale si uniranno anche il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, e il prefetto di Modena, Alessandra Camporota. Sempre in Duomo, alle 18, mons. Castellucci presiederà la Messa con il rito di benedizione e imposizione delle Ceneri. Il momento di preghiera per la pace si rinnoverà tutti i venerdì di Quaresima, alle 13.30, in Duomo. Da Firenze, insieme ai vescovi del Mediterraneo riuniti per l’incontro ’Mediterraneo, frontiera di pace’, l’arcivescovo Erio Castellucci ha accolto il messaggio del Santo Padre e l’invito, rivolto a tutte Chiese che sono in Italia, "a unirsi in una corale preghiera per la pace e ad aderire alla Giornata di digiuno indetta da papa Francesco".