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Progetto Erasmus sull’intelligenza artificiale Coinvolti anche i ragazzi del Cavazzi-Sorbelli

Può un computer riconoscere, tra tante poesie, le sole che siano state scritte da Leopardi? E poi, si può creare un dipinto a partire da alcune semplici righe di codice informatico? 28 studenti del liceo scientifico Cavazzi-Sorbelli di Pavullo, insieme a 37 ‘colleghi’ provenienti da Spagna, Grecia e Austria, hanno dimostrato che tutto questo non solo è possibile, ma è anche già realtà. Grazie ai fondi del progetto europeo Erasmus+ ‘Braiins’, dedicato allo sviluppo di tematiche legate all’intelligenza artificiale, durante la settimana appena trascorsa Pavullo si è trasformato in un centro di alta formazione scientifica per tanti ragazzi, tutti tra i 16 e i 18 anni, provenienti da 3 paesi europei (oltre all’Italia). Diverse le attività organizzate nel corso dello scambio interculturale a carattere scientifico, con la visita, oltre che nei luoghi caratteristici del territorio, presso il laboratorio AImage Lab di Unimore, diretto dalla professoressa Cucchiara. Tra le tante idee emerse, i giovani studenti si sono divertiti nel ‘collaborare’ con programmi avanzati di intelligenza artificiale, tema ancora poco considerato soprattutto per via di questioni etiche "ma che - di fatto - esiste già nei laboratori scientifici. La tecnologia non si può fermare: bisogna, piuttosto, essere consapevoli di come utilizzarla e combattere i rischi annessi", aggiunge la professoressa responsabile del progetto Annamaria Lisotti. Si è parlato di robotica, ma anche di software per il riconoscimento di antichi documenti e opere d’arte, che una macchina può autonomamente categorizzare in base all’autore o alle correnti culturali. A monte, c’era comunque il controllo dei ragazzi nel formare la coscienza critica del computer, dato che anche lui ‘impara’ solo sulla base dell’esperienza. "In una scuola come un liceo discutere di temi etico-scientifici penso sia importante - prosegue Lisotti -. Inoltre, c’è l’idea che tramite la scuola si riesca a formare un’identità europea".

r. p.