Reazione dopo lo choc: "Scossi ma determinati. Mai più aggressioni"

Per i ragazzi sono stati giorni difficili, "anche se ci siamo subito rialzati. Ora bisogna fare di più per la sicurezza, questi episodi sono inaccettabili".

Reazione dopo lo choc: "Scossi ma determinati. Mai più aggressioni"

Reazione dopo lo choc: "Scossi ma determinati. Mai più aggressioni"

"Schifo, rabbia e pena" sono le parole che, ieri mattina alla manifestazione, più spesso hanno ripetuto gli alunni del Vallauri con riferimento all’episodio di aggressione ad un loro compagno e a un professore, avvenuto nel cortile della scuola mercoledì mattina, verso la fine della ricreazione.

"Questi giorni sono stati sicuramente ‘strani’, si respirava un clima diverso. I sentimenti provati sono vari, e cambiavano anche rapidamente. Siamo molto scossi, perché nessuno di noi si sarebbe mai aspettato potesse accadere una cosa così e così grave. Per alcuni di noi sono stati anche giorni di paura, e qualche genitore aveva timore di mandare il figlio a scuola. Ora – prosegue un alunno, a nome dei tanti riuniti ieri – speriamo davvero che questa manifestazione possa simbolicamente mettere la parola ‘fine’ a quanto è successo e in generale al clima di violenza che spesso, purtroppo, si avverte e si vive a scuola e anche fuori. Speriamo anche che la scuola e i professori portino qualche miglioramento".

Sulla sicurezza, in sintesi, si può fare di più. "Secondo me – dice un giovane – l’istituto potrebbe aggiungere più sicurezza, magari con delle ’protezioni’ all’esterno. Visti i ripetuti episodi di risse o aggressioni che succedono, anche nelle altre scuole, penso sia necessaria più sicurezza". Intanto gli alunni la loro parte l’hanno fatta, scendendo in strada "per dare un segnale, forte, contro la violenza e per fare vedere che noi del Vallauri non abbiamo paura e ci siamo subito rialzati. Questi episodi sono inaccettabili, ovunque, ma specie in una scuola in cui si impara un mestiere e si cresce. Siamo una famiglia, ‘allargata’, ma sempre una famiglia e vogliamo testimonare con la nostra presenza l’unione tra di noi".

Questo il messaggio. "Noi – proseguono gli studenti – siamo stanchi di tutto questo. Vogliamo fare capire alle persone più grandi che le generazioni di oggi non sono tutte uguali, ci sono anche tanti ragazzi che dicono no alla violenza. Con questa iniziativa vogliamo anche dimostrare che non siamo un istituto come tanti pensano, noi siamo più forti, siamo all’avanguardia e puntiamo al nostro futuro". Maria Silvia Cabri