Resti umani a Maranello, la testimone: "Un osso era segato di netto"

Macabra scoperta sul Tiepido, vicino c’erano brandelli di indumenti femminili. Il racconto di una residente: "Tanti i reperti trovati"

La signora Simona Venturelli, abita vicino al luogo del ritrovamento delle ossa

La signora Simona Venturelli, abita vicino al luogo del ritrovamento delle ossa

Maranello (Modena), 5 aprile 2022 - Frammenti di ossa umane, tra cui un cranio, e un mucchio di vestiti. Abiti presumibilmente di donna, quel che resta di una sciarpa e un maglione. Non è detto però che i due ritrovamenti siano collegati. Non si esclude del tutto cioè che quei macabri reperti possano appartenere anche a un uomo. Altro particolare: dai primi riscontri la dentatura esaminata sarebbe riconducibile a una persona molto giovane. Di chi sono i frammenti ritrovati sabato pomeriggio sul greto del fiume Tiepido a Torre Maina, frazione di Maranello? A quanti giorni, mesi, anni risalgono? Saranno gli esami della scientifica a dare un’identità e una storia (verosimilmente si tratta di un omicidio) a quel corpo fatto a pezzi e raccolto in un sacco di cellophane. Nel frattempo cresce lo sgomento per la scoperta in cui si è imbattuto un raccoglitore di asparagi selvatici con il suo cane.

Aggiornamento Resti umani a Maranello: chi riconosce gli indumenti chiami i carabinieri

Sul posto sono giunti i carabinieri di Maranello, il Nucleo investigativo dell’Arma modenese e i Ris di Parma: le ossa sono state affidate alla Medicina legale. Per arrivare al punto in cui quello che rimane del cadavere è stato occultato occorre imboccare un vialetto nel tratto tra la ceramica Serra e via Rio Piodo, sulla destra per chi scende sulla Nuova Estense da Pavullo in direzione Maranello. E’ un sentiero piuttosto impervio. Si avanza per decine di metri sull’argine tra rovi e cespugli spinosissimi, mentre si sente benissimo il flusso regolare del fiume. Il percorso battuto nella boscaglia testimonia il frequente passaggio di persone e animali: occorre farsi largo scostando rami appuntiti che si impigliano ai vestiti. Fino a quando non si arriva a uno slargo meno fitto, ora isolato dal nastro bianco e rosso, dove sono state nascoste le ossa con i vestiti. Chi lo ha fatto conosce bene la zona: ha provato a sotterrare il fagotto, ma probabilmente gli animali, raspando, hanno fatto riemergere in parte i resti.

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La signora Simona Venturelli, titolare di un’edicola e produttrice di aceto balsamico, abita in un caseggiato che si affaccia proprio sul punto di ritrovamento. Ha assistito alle operazioni delle forze dell’ordine e all’arrivo delle onoranze funebri Silingardi: "I carabinieri – spiega – mi hanno chiesto un badile per provare a scavare ancora più a fondo. E poi hanno accatastato quello che trovavano su un telo verde. Sono state trovate tante cose, tutte collocate all’interno di sacchetti". La donna poco prima del punto in questione ha rinvenuto domenica, la sera dopo il primo ritrovamento, verso le 19 un altro grosso osso, della lunghezza grossomodo di una trentina di centimetri, probabilmente un segmento di spina dorsale: "L’aspetto curioso è che è stato segato di netto, si vede. Non appena mi sono accorta di quello che poteva essere ho chiamato i carabinieri che l’hanno sequestrato". A seguire le indagini anche il sindaco di Maranello Luigi Zironi: "È un ritrovamento inquietante, speriamo dunque che sia fatta piena luce sulla vicenda nel più breve tempo possibile".

Il sentiero

Sabato un uomo uscito per raccogliere asparagi selvatici col cane fa un macabro ritrovamento: in un sacchetto di cellophane ci sono resti ossei. 

In azione

Sul posto arrivano i carabinieri di Maranello, il Nucleo investigativo dell’Arma modenese e i Ris di Parma: le ossa, successivamente, vengono affidate alla Medicina legale. 

Indizi

Vicino al mucchio d’ossa ci sono dei vestiti lisi, probabilmente di donna. Più tardi spunta un altro osso, probabilmente un segmento di spina dorsale, che una testimone descrive come «segato di netto».