GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Rimpasto al veleno. In giunta entra Sagliano. Ma la Sinistra non ci sta: "Due pesi e due misure"

"Quando sfiduciammo i nostri si andò avanti senza sostituzioni". Delega a Quartieri e Partecipazione. Il Patrimonio rimane a Muzzarelli. È impiegata amministrativa all’Acer e amministratrice condominiale. .

Rimpasto al veleno. In giunta entra Sagliano. Ma la Sinistra non ci sta: "Due pesi e due misure"
Rimpasto al veleno. In giunta entra Sagliano. Ma la Sinistra non ci sta: "Due pesi e due misure"

È Carmen Sagliano, 46 anni, impiegata, esponente di Modena Civica, la nuova assessora nominata dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli dopo la revoca delle deleghe ad Anna Maria Lucà Morandi. Era nella rosa di nomi presentata al primo cittadino da Modena civica. A Sagliano il sindaco ha assegnato le deleghe su Quartieri, Partecipazione, Europa e Cooperazione internazionale. La delega al Patrimonio rimane al sindaco. La nuova assessora sarà presente oggi in Consiglio comunale. "Con la nuova assessora – spiega il sindaco Muzzarelli – abbiamo condiviso l’attenzione per i valori di riferimento dell’associazione nella quale è impegnata, che fa del civismo il suo dato caratterizzante. Tra i suoi compiti c’è quello di completare presto il percorso della revisione del Regolamento sulla partecipazione territoriale, raccogliendo così il testimone da Anna Maria Lucà Morandi che voglio ringraziare per il lavoro svolto in questi tre anni". Originaria di Napoli, Sagliano vive nel Modenese dal 2000 (attualmente risiede a Nonantola), è vedova dallo scorso anno e ha due figli di 17 e 19 anni. Diplomata come perito commerciale, è impiegata amministrativa all’Acer e amministratrice condominiale. Recentemente ha ripreso gli studi iscrivendosi a Giurisprudenza a Unimore. Con l’impegno in Modena Civica, fin dalla nascita dell’associazione, è alla sua prima esperienza politica. In passato ha svolto attività sindacale nella Rsu dell’Azienda casa dell’Emilia-Romagna dove si occupa anche di rappresentare la proprietà pubblica nelle assemblee condominiali.

La sostituzione però non piace a Sinistra per Modena (capogruppo Camilla Scarpa) che ravvisa una diversità di trattamento. Sotto la lente viene messo in particolare il passaggio del sindaco laddove motivando la revoca dell’incarico parla di ’una situazione di instabilità politico-amministrativa tale da far venire meno il rapporto fiduciario tra sindaco e assessora comunale’. Sinistra per Modena ritiene "che il sindaco, garante degli equilibri di coalizione e del meccanismo di rappresentanza democratica e di corresponsabilità di governo della coalizione di maggioranza, che vinse le elezioni nel 2019, avrebbe dovuto utilizzare lo stesso metodo utilizzato nel febbraio 2023 quando il gruppo di ’Sinistra per Modena’ e ’Articolo Uno’ sfiduciarono, per ragioni di linearità politica, i suoi due assessori". Se allora "la risposta fu andiamo ’avanti con il programma anche senza di voi’, la risposta attuale, per noi, sarebbe dovuta essere la stessa". Un parere che il gruppo ha già espresso direttamente a Muzzarelli quando, nella richiesta di confronto per comprendere le cause della situazione, "ci motivò la questione adducendo sia ragioni interne alla lista, sia politiche. Ma, da notizie di stampa apprendiamo che a quelle motivazioni si aggiungono ipotesi di ’intelligenza’ con la destra cittadina". Per la Sinistra dunque "sarebbe stata sufficiente una nuova attribuzione delle deleghe". E invece la vicenda si è evoluta diversamente, aspetto che avrà un peso, fa capire Sinistra per Modena, in prospettiva alleanze per le amministrative di giugno.

"Quanto alla ventilata possibilità di un ripristino della nostra presenza in giunta, il tempo per porsi il tema della rappresentanza di una Lista che ottenne l’8% nel 2019 era all’atto della sfiducia degli assessori indicati a suo tempo. Al momento e per i prossimi mesi, il gruppo di ’Sinistra per Modena’ e ’Insieme a Sinistra’ Modena sono impegnati a garantire il normale svolgimento dell’ultima parte di legislatura, a consolidare, unire ed espandere l’area Rosso-Verde e costruire una grande Alleanza progressista, democratica ed ecologista alternativa alla destra per le elezioni del 2024. Impresa, quest’ultima, non facile e non scontata".