REDAZIONE MODENA

"Rudere ex Ipsia rischi e degrado, intervenite"

L’appello di Cardone per le scuole Acal di Borgo Venezia: "Il Psc parla di riqualificazione"

"Sono maturi i tempi per dare dignità al quartiere Borgo Venezia. Occorre demolire il rudere ex Ipsia e interrare la linea elettrica dell’alta tensione. Tutte indicazioni contenute nel Psc, il piano strutturale comunale". La sollecitazione arriva dal segretario del Partito socialista Mario Cardone che scorre il documento attraverso il quale negli anni scorsi il Comune di Sassuolo ha tracciato la propria idea di futuro della città. L’edificio è la ex Acal, leggendaria scuola professionale sassolese costruita nel Dopoguerra per opera del sacerdote don Dorino Conte, poi intitolata a don Magnani. "Le condizioni – fa notare Cardone – sono davvero pessime e soprattutto rischia di diventare un’occasione mancata perché il Psc per Borgo Venezia e per quell’area in particolare contempla una rigenerazione che ravvivi il quartiere, oltre all’interramento delle linee dell’alta tensione che secondo autorevoli studi medici possono nuocere alla salute".

In particolare il Psc per Borgo Venezia fa presente l’esistenza di strutture "in situazione di degrado", l’ex frantoio a ovest e appunto l’ex istituto don Magnani. Inoltre esiste "un grado di vulnerabilità degli acquiferi estremamente elevato". Sussiste, recita il documento, "una condizione di isolamento funzionale dal resto della città (i collegamenti sono garantiti dalla sola via Ancora, attraverso un sottopasso ferroviario)".

Come risolvere questi problemi? Il piano strutturale offre delle indicazioni. Promuove per esempio la realizzazione "di nuove condizioni strutturali (interramento e sopraelevazione della linea ferroviaria, la progressiva trasformazione delle aree dello stabilimento Marazzi, rafforzamento del trasporto pubblico)". Questi come obiettivi a lungo termine. Per quanto riguarda invece le finalità nei tempi medi si auspica "l’eliminazione di situazioni di degrado e della riqualificazione degli spazi per l’uso pubblico" attraverso la creazione di "un sistema di aree destinate a parco urbano, dotate di attrezzature in parte esistenti (centro civico di via Pista, il campo sportivo di via Costrignano) e in parte da realizzare (attrezzature del parco, sportive e ricreative)". Inoltre, è espressamente indicato l’interramento del tratto di elettrodotto che attraversa l’area, la demolizione degli edifici dell’ex Ipsia, il miglioramento delle relazioni interne al quartiere con attuazione di interventi per residenza e servizi (uffici e negozi ndr)". Infine, è indicata anche la riqualificazione ambientale dell’area ex frantoio, con realizzazione di una parte del parco in continuità con la zona nord". Questo naturalmente è la prospettiva del Psc: nella realtà occorre fare i conti con le disponibilità economica.

Gianpaolo Annese