REDAZIONE MODENA

"Sci, uniti contro lo stop agli impianti"

Cimone, i sindaci in allarme per il caro energia che potrebbe fermare la stagione invernale: "Danno enorme per l’intero indotto"

Sono molto preoccupati i sindaci dei comuni del Cimone per la possibile non apertura, il prossimo inverno, degli impianti sciistici del comprensorio a causa del caro bollette, rischio paventato l’altro ieri da Luciano Magnani, presidente del Consorzio Cimone. Per l’economia del territorio sarebbe una mazzata anche il conseguente azzeramento o quasi dell’indotto generato dallo sci. Magnani ha chiesto a Governo e Regione di intervenire prima delle elezioni del 25 settembre. Stefano Muzzarelli, sindaco di Fanano, si associa a pieno alle richieste avanzate da Magnani. "Bisogna trovare subito una soluzione – dice - altrimenti viene minato non solo il comparto sciistico. Il caro bollette non riguarda solo gli impianti delle stazioni sciistiche, è una preoccupazione generale da non compartimentare esclusivamente allo sci. C’è un mondo dietro. La non apertura degli impianti aggraverebbe la già difficile situazione. In più ci sono le elezioni politiche e il governo per l’ordinaria amministrazione, non so quando darà le risposte. È chiaro che se arriverà la neve bisognerà prendere una decisione immediata, se aprire o no gli impianti". Apprensione anche a Riolunato. "Siamo molto preoccupati se non ci saranno le condizioni per avviare gli impianti – dice il sindaco Daniela Contri -. Io ho avuto scambi di informazioni anche con i gestori degli impianti dell’Abetone: i costi dell’energia elettrica da sopportare quadruplicherebbero. E non possiamo nemmeno pensare di aumentare i prezzi degli skypass perché si otterrebbe l’effetto contrario, in tanti rinuncerebbero a venire a sciare". Fabio Magnani, sindaco di Sestola, è pronto a fare una cordata con gli altri sindaci. "Il rischio della non apertura degli impianti sciistici è molto serio ed è a livello nazionale – afferma -. Come sindaci dobbiamo fare quadrato. Gli impianti chiusi provocherebbero un danno enorme al territorio anche a seguito della mancanza dell’indotto del settore neve. È un problema grosso anche per le aziende e le famiglie".

La situazione attuale non risparmia la gestione dei singoli comuni. Il sindaco Stefano Muzzarelli, per Fanano, ha in animo di reagire con riduzioni consistenti sul consumo dell’energia elettrica: "Io ho i campi da tennis che non vogliono aprire, il Palaghiaccio dovrebbe iniziare la stagione a fine settembre-primi ottobre e avrà le bollette più che raddoppiate, non so che cosa si farà. Per le prossime festività stiamo pensando di non installare l’illuminazione natalizia e dovremo spegnere l’illuminazione pubblica per ore durante la notte. Non abbiamo la disponibilità economica per pagare le bollette dell’energia elettrica".

Walter Bellisi