
Menozzi contro il consigliere Mantovani: "Affermazioni gravi sugli educatori". La replica: "Parole decontestualizzate"
È rissa politica sul servizio istruzione dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord. Nel mirino di Fratelli d’Italia è finita l’attività di sostegno ai minori con disabilità, un servizio affidato alla cooperativa sociale Gulliver per conto dei cinque comuni che hanno conferito il servizio (Concordia, San Felice, Camposanto, Medolla, San Prospero) e che in questo anno scolastico 2024/25 è rivolto a 266 bimbi per un monte ore di 2.667 ore settimanali con una spesa di 2,280 milioni di euro (22,64 euro/ora). Pietra dello scandalo contro cui si scaglia il gruppo del Pd in Ucman e la sindaca di Concordia e assessora con delega alla Scuola Marika Menozzi (in foto) sono le affermazioni rese l’altra sera durante il Consiglio Ucman dal consigliere FdI, il cavezzese Marcello Mantovani. "Le certificazioni – ha dichiarato Mantovani – sono cresciute in modo importante. Su questo punto c’è da fare un approfondimento, dobbiamo capire come queste certificazioni vengono assegnate. Bisogna rivedere la modalità con cui sono assegnate. Ed è grave dare la certificazione di disabilità a un ragazzo che magari non lo è". Parole che non sono piaciute agli esponenti Pd e all’assessora Menozzi. "Le affermazioni di Mantovani secondo il quale sarebbero gli educatori a incentivare l’aumento delle certificazioni dei ragazzi con disabilità, il cui effetto è l’aumento dei costi del servizio a sostegno dell’handicap dell’Unione, oltre a essere di una gravità inaudita, denotano una totale mancanza di conoscenza rispetto ai tempi e alle modalità con cui le stesse vengono assegnate. Sarebbe bastato informarsi un minimo – attaccano dal centrosinistra – per sapere che le certificazioni ai ragazzi con disabilità non vengono assegnate dagli educatori, bensì dalla neuropsichiatria su indicazione del personale docente delle scuole o del personale sanitario e pediatrico di libera scelta. A tutto il personale educatore della Bassa Modenese, va la nostra solidarietà per le gravi accuse e illazioni lanciate ieri (mercoledì, ndr) dal consigliere Mantovani". Ma dal canto suo, Mantovani, ci tiene a precisare: "Le mie parole sono state decontestualizzate e strumentalizzate a fini propagandistici. Non ho accusato – sostiene l’esponente di FdI – professionisti che lavorano nell’ambito sanitario e della disabilità, ma ho richiesto una verifica maggiore sulle modalità di certificazione. Questo non indica la certezza di errori, ma un doveroso controllo a beneficio di tutta la comunità, in primis dei ragazzi in questione. Ora, credo che la richiesta di un maggior controllo, non sia né uno scandalo né un’offesa per nessuno, se non per una certa parte politica, che è abituata ad agire senza controllo, lasciando i comuni con gravi deficit di risorse e servizi".
Alberto Greco