
Rafforzati i controlli di sicurezza all’entrata e all’uscita da scuola
Modena, 10 dicembre 2024 – "In quale città vivete? C’è un incendio, prima di pensare ai dispositivi preventivi occorre domare le fiamme". Serrato dibattito ieri sera in Consiglio comunale sulla sicurezza e il fenomeno delle bande giovanili che aggrediscono e minacciano gli studenti. I partiti del centrodestra hanno preso di mira maggioranza e amministrazione comunale.
Giovanni Bertoldi della Lega parla di "città sotto scacco: le leggi ci sono, ma ci sono modi diversi di applicarle, crediamo si possa fare di più", mentre Ferdinando Pulitanò di Fratelli d’Italia ha sottolineato come l’educativa di strada è insufficiente: "L’ex sindaco di questa città (Muzzarelli ndr) sosteneva l’anno scorso che le bande giovanili non erano un problema di Modena". Andrea Mazzi di ’Modena in ascolto’ ha posto l’accento che "il supporto psicologico e l’inclusione sono una strada importante, ma non l’unica percorribile. C’è un incendio da spegnere".
L’assessora Alessandra Camporota nel suo intervento ha rimarcato come "sono aumentati i dispositivi di controllo in diverse aree della città da parte di forze dell’ordine e polizia locale, anche in abiti civili". Nello specifico, la polizia locale ha attivato un servizio di vigilanza fissa all’entrata e uscita di diversi istituti scolastici e in particolare al Polo Leonardo e l’Autostazione dove è stato rafforzato il servizio antibullismo degli operatori della Zona 1. "Prevista inoltre l’intensificazione degli accompagnamenti in Questura degli autori dei reati, per attivare, in caso di stranieri maggiorenni e se ci siano i presupposti, le procedure di espulsione".
Spunto per il confronto sono state due interrogazioni del centrodestra. L’interrogazione presentata da Elisa Rossini di Fd’I entrava in particolare nel merito del documento ’Le Gang Giovanili in Italia’. Chiedeva inoltre di fatti accaduti alla Madonnina, con quali modalità verranno rafforzati i controlli e quali i provvedimenti adottati dal questore dall’entrata in vigore del Decreto Caivano. Mentre l’istanza illustrata da Luca Negrini si concentrava sugli episodi di aggressioni nei pressi degli istituti scolastici chiedendo in particolare quante siano state le aggressioni, se sia accertata la presenza di baby gang in città e circa l’intenzione di mettere in campo "pattugliamenti in borghese" davanti alle scuole.
L’assessora ha risposto che dall’inizio dell’anno scolastico "sono una decina le aggressioni avvenute davanti alle scuole di cui ha riscontro la Prefettura che ha fatto sapere che non risultano denunce di ulteriori episodi avvenuti dopo il rafforzamento della presenza di forze dell’ordine e polizia locale deciso appunto nel Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, quando è stata anche richiamata l’attenzione sulla necessità di promuovere occasioni di formazione per dirigenti scolastici e insegnanti sugli strumenti a disposizione per contrastare fenomeni delinquenziali".
Rispondendo ai quesiti della consigliera Rossini, l’assessora ha anche spiegato che il tema della prevenzione e contrasto alle condotte devianti e violente dei gruppi giovanili, che rappresenta un elemento di preoccupazione, esploso a livello nazionale dopo il Covid, prevede un approccio che analizzi studi, dati e ricerche che, ai vari livelli". In questo senso, ha citato il rapporto del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del 2024, che esaminando anche realtà locali, non include Modena nelle 73 province che nel biennio 2022-2023 hanno registrato attività di gang giovanili. La ricerca ’Bande giovanili di strada in Emilia-Romagna tra marginalità, devianza e insicurezza urbana’ non riscontra in Regione aggregazioni identificabili come ’bande, ossia gruppi strutturati e stabili nel tempo’. La stessa Prefettura ritiene che "in città non sono stati registrati gruppi organizzati e strutturati di minori legati ad organizzazioni criminali", ma si è evidenziato "un diffuso atteggiamento di disprezzo per le regole del vivere civile che sfocia talvolta in episodi di vandalismo, disturbo e talvolta in vessazioni e violenze rivolte quasi sempre a danno di coetanei minorenni. La fascia maggiormente interessata è quella tra i 15 e i 17 anni.