STEFANO FOGLIANI
Cronaca

"Sicurezza, una telecamera ogni 200 residenti"

La risposta dell’assessore di Formigine Corradini all’interrogazione dell’opposizione su videosorveglianza e presidi di Polizia locale

Il Consiglio comunale di Formigine che ha trattato la questione della sicurezza

Il Consiglio comunale di Formigine che ha trattato la questione della sicurezza

"Una telecamera ogni 195 abitanti, un dato molto alto rispetto agli altri Comuni". Ha opposto i numeri, l’assessore alla Sicurezza del Comune di Formigine, all’interrogazione consiliare con cui il consigliere della Lega Davide Romani chiedeva informazioni relativamente ai sistemi di videosorveglianza che vigilano sul territorio comunale. La sicurezza, in città, resta tema caldissimo, surriscaldato peraltro da diversi episodi – il più eclatante il ‘colpo’ al bancomat della sede BPER di via Vittorio Veneto dello scorso 31 gennaio – che hanno indotto le opposizioni a chiedere, con altre interpellanze consiliari, anche un aumento dell’organico della polizia locale e un presidio più puntuale delle cosiddette zone critiche. Le richieste di Romani si inseriscono proprio in questo filone, e la risposta di Corradini fa il punto, evidenziando come le telecamere, attive dal 2018, sul territorio non manchino, anzi. "Il sistema – ha detto Corradini – venne istallato con 120 dispositivi, che oggi sono saliti a 174". Una media, quindi, di circa 10 nuove telecamere installate ogni anno, con distribuzione capillare tra il capoluogo (dove ce ne sono un centinaio, più della metà) e le frazioni, che possono contare su 19 occhi elettronici accesi su Magreta, 15 su Corlo, 12 su Colombaro e addirittura 29 su Casinalbo. Già nell’agosto del 2023, del resto, il Comune di Formigine, guidato dall’allora sindaco Maria Costi, aveva ottenuto un finanziamento regionale di circa 250mila per il potenziamento di un sistema che contava, allora, 114 telecamere e 16 varchi, potenziamento al quale l’Amministrazione sta dando corso.

Ad ulteriori venti installazioni, ha aggiunto infatti Corradini, si provvederà entro il 2025, non senza aggiungere come al sistema di videosorveglianza tuttora attivo vadano necessariamente aggiunti anche i varchi elettronici in grado di rilevare automaticamente dati come la mancanza di assicurazione o revisione di un veicolo grazie alla lettura digitale delle targhe e al collegamento come le banche dati di Ministero e Motorizzazione Civile. Anche in questo caso, la rete – se ne istallarono 13, a inizio progetto, sette anni fa – è stata progressivamente potenziata ed oggi i carchi accesi sulle principali direttrici di accesso alla città e al suo territorio sono 22, con un incremento ragguardevole. Detto poi che i dispositivi stessi sono soggetti a manutenzioni e migliorie che ne accrescono l’efficienza, Corradini ha sottolineato come i sistemi esistenti siano tuttora oggetto di un piano di progressivo ammodernamento che prevede, tra l’altro, l’adozione di nuovi sistemi a 5 megapixel.

s.f.