Sole e neve, si inizia con le ciaspolate

Ma per l’apertura degli impianti di discesa gli operatori aspettano altre precipitazioni o temperature più fredde

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Dopo un’alba sottozero in gran parte dell’Appennino (meno 5,7 sul Cimone, fino a meno 4 in alcune zone a valle) il sole ieri ha fatto splendere i suggestivi panorami dei monti innevati sopra i mille metri di quota. Così che non è mancato chi è salito a godersi il manto immacolato e qualcuno ha già calzato le ciaspole per un’escursione al Cimone o al Lago Santo oppure gli sci da fondo per una prima sciatina stagionale sia a Piandelagotti che alle Piane di Mocogno. Presto le associazioni oocali organizzeranno uscite in ciaspole con guide. Sui social la prima nevicata ha fatto come al solito salire fortemente l’attesa per l’apertura degli impianti da discesa, con tante richieste sulla possibile data d’entrata in funzione. Ma le previsioni meteo a lunga durata non danno ancora assicurazioni sufficienti per stabilire un inizio certo della stagione sportiva. Così che gli operatori del Cimone, Piane di Mocogno, Piandelagotti e S.Annapelago attendono nuova neve o freddo duraturo per mettere in funzione gli impianti d’innevamento artificiale.

Il precedente più recente di aperture anticipate è di cinque anni fa, il 19 novembre 2017, quando già si sciava sulle piste appenniniche con gran afflusso di turisti; la neve allora era scesa copiosa nei giorni antecedenti imbiancando anche a quote collinari, col lago Santo già ghiacciato anticipatamente. A fine novembre 2019 altrimenti neve e piogge avevano provocato danni e lunghi black-out in varie località appenniniche. Quest’anno invece pioggia e neve erano attese soprattutto per alleviare la siccità ed infatti i dati di questi giorni indicano livelli mensili già superiori ai 100 mm. Ovviamente la neve fa sperare in una nuova stagione sciistica di ripresa turistica nonostante le preoccupazioni per gli aumenti dei costi generali. "Di certo - dice Loretta Adani della Pro LocoIat di Pievepelago - le immagini della neve fresca stanno spingendo varie persone a chiedere disponibilità di alloggi in alberghi e case private, soprattutto per le festività natalizie’. Per quanto riguarda la viabilità, dato che anche nei prossimi giorni sono previste mattinate sottozero, Anas e Provincia continueranno a gettare sale antigelo sulle strade appenniniche. I tecnici provinciali però avvisano: "Le strade provinciali, comprese quelle di montagna, sono attualmente percorribili ma si raccomanda comunque prudenza perché in presenza di temperature particolarmente rigide l’effetto del sale si attenua fino a diventare nullo; in caso di neve e ghiaccio c’è l’obbligo di catene e o gomme da neve". In vista dell’inverno la Provincia ha acquistato per ora circa 720 tonnellate di sale, per una spesa di 56 mila euro, che si aggiungono ai quantitativi distribuiti nei 45 depositi provinciali pari a circa 3.150 tonnellate.

g. p.