REDAZIONE MODENA

Sos cassa integrazione. Nel 2024 aumento del 52%. La Uil: "Situazione critica"

Il segretario Roberto Rinaldi: "Il sistema industriale e commerciale rischia di arretrare esponenzialmente. Il governo deve agire subito"

Il segretario Roberto Rinaldi: "Il sistema industriale e commerciale rischia di arretrare esponenzialmente. Il governo deve agire subito" .

Il segretario Roberto Rinaldi: "Il sistema industriale e commerciale rischia di arretrare esponenzialmente. Il governo deve agire subito" .

Modena, 19 marzo 2025 – Arriva dal centro studi nazionale della Uil, su dati ministeriali, la fotografia definitiva del rapporto sulla cassa integrazione dell’anno appena trascorso ed il dato che emerge non è dei migliori, la variazione di ore autorizzate nel 2024 segna un aumento in percentuale del 52,5% rispetto al 2023.

Infatti mettendo a confronto i due periodi, la sommatoria delle ore di cassa ordinaria, straordinaria ed in deroga, passa dalle 8.626.282 ore del 2023 alle 13.153.810 del 2024 inserendo la provincia di Modena al nono posto per ore autorizzate, la prima è Torino. Tenendo conto dei dati regionali invece, risulta essere la seconda provincia, è preceduta solamente da Bologna che conta 13.704.300 ore.

"Se consideriamo che i dati di questo monitoraggio non ricomprendono i dati Fsba (ovvero il fondo di solidarietà bilaterale alternativo per l’artigianato) ed i dati fondo somministrati (fondo di sostegno al reddito per i lavoratori in somministrazione) quindi sono relativi principalmente al settore industriale e quello del terziario e della moda, penso che sia evidente che siamo di fronte ad una situazione critica che se non affrontata nel giusto modo rischia di far arretrare esponenzialmente il sistema industriale e commerciale modenese. E’ da tempo che chiediamo al Governo una politica industriale che salvi la produzione in Italia e rilanci i settori interessati da una grave crisi, siamo ad una situazione peggiore rispetto al 2008".

Secondo Rinaldi della Uil "il sistema produttivo modenese, essendo ad alta vocazione esportatrice, paga sicuramente a caro prezzo le mancate scelte di politica industriale nazionale, penso all’automotive, alle macchine agricole, al biomedicale, alla moda. Se a ciò aggiungiamo le tensioni internazionali, comprese quella sui dazi, che sicuramente colpiranno l’agroalimentare, deve assolutamente fare quadrato per cercare di superare un momento storico difficile. Pertanto siamo pronti ad avviare sin da subito un confronto con tutti gli stakeholder interessati, Istituzioni, Organizzazioni sindacali e datoriali, per proteggere il tessuto socio economico magari attraverso un contratto sociale. Le esigenze dei modenesi sono svariate, il potere d’acquisto dei salari è ai minimi termini, serve una posizione politica netta, sul territorio, per difendere il made in Modena, per noi il lavoro deve continuare ad essere elemento di emancipazione delle persone".

Intanto la Uila (Unione Italiana dei Lavoratori Agroalimentari) categoria confederata alla UIL, ha aperto una nuova sede a Castelnuovo Rangone, in via Allegretti 26/B con l’obiettivo di offrire spazi e servizi di patronato, caf, politiche consumieristiche ed abitative a tutte le lavoratrici ed i lavoratori, le pensionate ed i pensionati della città.

Al taglio del nastro hanno partecipato la Segretaria nazionale di categoria Enrica Mammuccari, il coordinatore della UIL di Modena e Reggio Emilia, Roberto Rinaldi, il sindaco Massimo Paradisi, la segretaria regionale UILA Laura Pagliara, il segretario territoriale di categoria Ennio Rovatti e tante delegate e delegati ed esponenti di associazioni datoriali del settore.