REDAZIONE MODENA

Spari con un fucile da caccia: tre denunce

Spilamberto, giovedì è rimasta ferita una donna di 41 anni. La vittima è stata dimessa dall’ospedale con venticinque giorni di prognosi

Spilamberto, giovedì è rimasta ferita una donna di 41 anni. La vittima è stata dimessa dall’ospedale con venticinque giorni di prognosi

Spilamberto, giovedì è rimasta ferita una donna di 41 anni. La vittima è stata dimessa dall’ospedale con venticinque giorni di prognosi

Tre denunce nei confronti di altrettanti cacciatori che, dopo l’ ‘incidente’ si sono dileguati. Sono stati individuati dai carabinieri i presunti responsabili del ferimento di una 41enne, giovedì mattina a San Vito di Spilamberto, durante una battuta di caccia. Infatti la donna è stata raggiunta da una raffica di pallini sparati da un fucile da caccia mentre si trovava nel proprio giardino, in via San Vito a Spilamberto, appunto. La vittima, subito soccorsa dai sanitari del 118 è stata trasportata all’ospedale di Baggiovara, da cui è stata dimessa con una prognosi di venticinque giorni e diversi pallini di piombo conficcati sotto la cute. Ora la donna sarà sottoposta ad ulteriori accertamenti sanitari. L’episodio è avvenuto intorno alle 10 di giovedì mattina appunto a Spilamberto. La donna, mentre si trovava nel proprio giardino è stata colpita all’improvviso da alcuni pallini sparati da un fucile da caccia. All’improvviso la stessa ha avvertito un forte dolore alla schiena e si è accorta di essere stata raggiunta da pallini provenienti evidentemente da un fucile da caccia. Vista la ‘violenza’ dell’impatto con la pelle i pallini sono penetrati nella pelle della vittima che, dolorante, ha subito dato l’allarme. Sul posto sono accorsi subito anche i carabinieri che hanno dato il via alle indagini. Gli stessi militari poco dopo hanno individuato i presunti responsabili: tre cacciatori che si trovavano appunto impegnati in una battuta di caccia nelle campagne di San Vito e che sono stati denunciati per lesioni. Le indagini sono ancora in corso anche per capire se gli stessi si trovassero alla distanza prevista dai centri abitati. Come noto infatti la stagione venatoria si è aperta la scorsa domenica 15 settembre e con essa si sono scatenate le polemiche, soprattutto sui social proprio per i colpi sparati spesso nelle vicinanze di abitazioni o quartieri residenziali. A seguito dell’incidente occorso alla 41enne non sono mancate le polemiche sui social proprio per cacciatori ‘in azione’ nei pressi dei percorsi natura o dei luoghi residenziali. Fortunatamente la 41enne, nonostante il forte spavento se l’è cavata con 25 giorni di prognosi ma se i pallini avessero raggiunto il volto, sicuramente la situazione avrebbe potuto essere ben più drammatica.

Valentina Reggiani