MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

La spedizione punitiva dei bulli, il prof: "Assalito da dieci ragazzi. Ho temuto di perdere un occhio"

I giovani, tra i 15 e i 17 anni, volevano picchiare un coetaneo per presunte offese ricevute. Avevano passamontagna, coltellini e ’tirapugni’. Rotto il naso al docente Vincenzo Giordano

La spedizione punitiva dei bulli, il prof: "Assalito da dieci ragazzi. Ho temuto di perdere un occhio"

Carpi (Modena), 30 novembre 2023 – E’ stata una vera e propria spedizione punitiva, programmata e organizzata, quella che si è verificata ieri mattina all’istituto superiore Vallauri di Carpi. Verso la fine della ricreazione, oltre una decina di giovani tra i 15 e i 17 anni, tutti stranieri, studenti degli altri istituti carpigiani e anche provenienti dal reggiano, travisati con sciarpe e passamontagna, hanno fatto irruzione nel cortile del Vallauri e si sono scagliati contro un alunno maggiorenne della scuola, aggredendolo, muniti di coltellini e anelli usati come tirapugni.

Spedizione punitiva: il docente del Vallauri picchiato, Vincenzo Giordano, con la medicazione al naso
Spedizione punitiva: il docente del Vallauri picchiato, Vincenzo Giordano, con la medicazione al naso

Lo hanno strattonato, sballottandolo da una parte all’altra. In quel frangente un docente, Vincenzo Giordano, ingegnere civile che svolge da quest’anno il ruolo di insegnante di sostegno nell’istituto, e che insieme ad altri professori era presente, come ogni giorno, in cortile per monitorare i ragazzi, ha visto il degenerare della situazione ed è intervenuto: per due volte ha cercato di difendere l’alunno, separandolo dal gruppo, fino a quando è stato colpito da un pugno in faccia da uno degli aggressori.

Il colpo gli ha provocato la frattura del setto nasale: è stato portato in pronto soccorso dal 118 e gli sono stati dati 30 giorni di prognosi.

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"Dalla durezza del colpo i miei occhiali sono stati tagliati a metà dalla parte destra – racconta il professor Giordano –. In ospedale mi hanno detto che ho rischiato di perdere l’occhio destro. Mi sono inginocchiato per terra e stavo per perdere i sensi. Come ho detto alla preside, ho sentito di dovere di intervenire per aiutare il nostro studente che altrimenti sarebbe stato ridotto ad una pozza di sangue, vista la ferocia con cui si sono accaniti contro di lui e l’uso di oggetti contundenti".

Il ‘prof eroe’, lo definisce la dirigente del Vallauri, Silvia De Vitis. "Ho fatto solo quello che mi ha dettato l’istinto per salvare il giovane – prosegue il docente –. I veri eroi sono stati i colleghi che mi hanno aiutato a rialzarmi e nello specifico la referente del sostegno Gariano e la segretaria De Maio, come i docenti Guaitoli e Iervolino (del liceo Fanti) che mi hanno accompagnato in ospedale".

"Ho visto il gruppo di aggressori entrare dalla siepe, e dallo stesso ‘buco’ sono scappati per dileguarsi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Quello cui ho assistito è la deriva dell’umanità e delle giovani generazioni. Sono ancora sotto choc, mai vista tanta rabbia in vita mia".

"Questa aggressione ha preoccupato tutta la comunità scolastica che si è schierata compatta con le vittime dell’aggressione esprimendo solidarietà al docente ferito – afferma la dirigente De Vitis –. Altrettanto degna di lode è la reazione dei nostri studenti che senza alcun timore si sono schierati a difesa della legalità e hanno contribuito a chiarire la dinamica dell’accaduto.

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Il Vallauri intende trasformare questo brutto episodio, peraltro attuato da personaggi estranei alla scuola, e per ragioni a noi estranee, in un momento di crescita e di acquisizione di consapevolezza".

Sul posto sono intervenuti i carabinieri e la polizia locale: il gruppo di aggressori (che pare avesse tentato lo stesso colpo martedì al Da Vinci) si era già dato alla fuga, ma sono stati già identificati in pochissimo tempo. Al momento i militari stanno vagliando le immagini delle telecamere.

"L’episodio del Vallauri preoccupa tutta la comunità scolastica e carpigiana, perché lede innanzitutto il diritto di andare a scuola in sicurezza – afferma il sindaco Bellelli – sicurezza che l’istituto ha sempre garantito. Nelle ore d’ingresso e uscita sono presenti le forze dell’ordine e la polizia locale: non a caso l’episodio non si è verificato in questa fascia oraria. Rimane il dubbio di come possa accadere che estranei alla scuola, magari provenienti addirittura da fuori città, possano entrare nella scuola stessa liberamente".

Condanna dell’episodio anche dalla politica: "Nella nostra città ci sono migliaia di studenti da tutta la provincia, dunque la risposta deve essere di tutto il territorio", commenta la segretaria del Pd Carpi, Daniela Depietri. "Non è la prima volta. Il problema sicurezza non passi in sordina", rimarca Francesco Natale, responsabile Gioventù Nazionale Carpi.