REDAZIONE MODENA

"Strage alla parata in Illinois Un trauma incancellabile"

Sconvolti i pievaroli emigrati a Highland park: "Abbiamo ospitato la gente in fuga"

Il ‘giorno dopo’ la tragica sparatoria ad Highland Park (Illinois), i nostri numerosi italo-americani sono ancora traumatizzati dall’accaduto, con un bilancio di 6 morti e oltre 30 feriti. La stessa cattura dell’assassino ha destabilizzato: si tratta del 22enne rapper Robert Crimo, di origini italo-americane, il cui padre era inserito nella comunità locale dove si era candidato sindaco nel 2019, come riportano i media locali. Luana Carani, la pievarola che si è trovata al centro della sparatoria col compagno, dopo una notte insonne, è ancora sotto choc: "E’ un’esperienza molto traumatica e indescrivibile. Non riesco ancora a pensare che persone sedute davanti a noi sono decedute. Le parole non descrivono la paura di quel che è accaduto".

Lì vicino si trovava Diane Mordini che ha visto la casa del padre Erio, di salde origini pievarole, dare un primo rifugio ai fuggiaschi, a poche centinaia di metri dalla sparatoria: "E’ successo troppo vicino a casa. Praticamente nel cortile dei miei genitori! Non riesco a crederci. Quella che doveva essere una bellissima mattinata guardando una parata coi miei genitori si è trasformata in una sparatoria di massa. Questo deve fermarsi! Impensabile un cecchino alla parata del 4 luglio a Highland Park, cittadina tra le più tranquille. Sono orgogliosamente con la città di Highland Park dove sono nata e cresciuta – conclude Diane – una città altamente democratica e forse è questo il motivo per cui è stata presa di mira. Abbiamo bisogno di misure di controllo delle armi. Ora!". Elogi sono andati ai componenti della comunità del nostro Appennino che si sono adoperati nell’emergenza, sia come Forze dell’Ordine che come Vigili del Fuoco e servizi sanitari.

Giuliano Pasquesi