
di Valentina Beltrame
L’utilizzo del Green pass per entrare nei luoghi della cultura è l’occasione per tastare il polso della presenza di turisti e stranieri in città. Da metà giugno ristoranti e musei, infatti, hanno visto i primi arrivi dall’estero e nel primo weekend di esibizione della carta verde si può dire che di persone che parlano un’altra lingua in giro per Modena ce ne sono parecchie. Oltre le aspettative. "Sì, di turisti ce ne sono e molti sono stranieri – confermano dall’ufficio turistico di Modena – Si tratta soprattutto di tedeschi, francesi e spagnoli. E sono tutti bene informati e ovviamente dotati di Green pass" indispensabile per varcare le frontiere. "C’è anche chi presenta l’esito del tampone entro le 48 ore ma sono molti di più coloro che hanno la carta verde".
Da venerdì 6 agosto nei luoghi della cultura si può entrare infatti solo esibendo il Green pass. Per visitare il Museo civico e gli altri musei cittadini, salire sulla Ghirlandina o visitare le sale storiche del Palazzo comunale e il nuovo Diurno di piazza Mazzini, usufruire delle biblioteche comunali e assistere a spettacoli in teatro, al cinema ma anche all’aperto, è necessario essere in possesso del documento (in formato digitale o cartaceo) che certifica l’avvenuta vaccinazione contro il Covid-19, oppure un tampone negativo eseguito nelle ultime 48 ore o la guarigione dalla malattia negli ultimi sei mesi. Sono esclusi dall’obbligo i ragazzi fino ai 12 anni e le persone esentate dalla vaccinazione in possesso di certificato medico. All’ingresso dei musei personale incaricato effettua i controlli avvalendosi di una app di verifica che, nel rispetto delle norme sulla privacy, legge i dati della certificazione senza trattenerli. Il gran caldo si sente, la città è semi deserta ma qualche turista c’è. "Non abbiamo avuto rimostranze – prosegue lo staff dello Iat – ci aspettavamo un altro tipo di atteggiamento, insomma delle lamentele. Invece nulla di tutto ciò per fortuna. Il flusso al sito Unesco è buono per il periodo, con prenotazioni per la Ghirlandina ma anche per la visita completa".
La conferma arriva all’ingresso della Ghirlandina, il monumento più gettonato di Modena: "Gli utenti sono molto precisi – conferma Eleonora Fantini, che gestisce la biglietteria della torre e le visite guidate – nessuno si è lamentato per il green pass. E’ capitato che l’applicazione abbia constatato la non validità del pass poiché, magari, non sono trascorsi 15 giorni dalla prima dose di vaccino. Ma nessuno si è arrabbiato". La salita sulla torre sta dando numeri soddisfacenti, seppur lontani dal periodo pre Covid: "Prima della pandemia – conferma Fantini – i turisti che accedevano alla torre erano il doppio, in ogni caso, malgrado tutto, l’estate sta andando bene. Qualche famiglia con figli sopra i 12 anni non ancora vaccinati, però, resta esclusa dalla visita alla Ghirlandina. Dispiace ma dobbiamo essere fiscali". A luglio 2021 sono 2.133 le persone che hanno visitato la torre, nello stesso mese del 2020 furono 1192. Il trend è dunque in ripresa.
Anche ieri mattina c’erano stranieri in attesa per godersi il panorama dall’alto, tra cui una coppia di Barcellona e alcuni tedeschi. Ma anche tanti italiani, come Stefano e Laura da Venezia: "Facciamo il tour dell’Emilia – hanno detto – Modena, Maranello, Bologna, e poi San Marino. Crediamo che il green pass sia una garanzia in più per la salute di tutti", hanno detto. Per tanti visitatori giunti a Modena le altre tappe obbligate sono il Mef (la casa natale di Enzo Ferrari) e il Museo Ferrari di Maranello. Poi qualche ristorante in cui assaggiare la modenesità. Tutto rigorosamente col lasciapassare.
Ma se i turisti si vedono a spasso per la città, una nota dolente arriva dagli albergatori: "Non ci sono veri e propri turisti che pernottano a Modena – sostiene il presidente di Federalberghi Confcommercio, Amedeo Faenza – Si tratta di persone di passaggio, che vanno al museo Ferrari, visitano duomo e Ghirlandina, mangiano e ripartono. Le prenotazioni per la notte negli alberghi di Modena si contano sulle dita di una mano", sostiene rilevando come alcuni hotel siano per altro chiusi.