Vasco Rossi, fan sotto casa a Zocca. Alberghi pieni

Ore di attesa per un attimo col 'Kom'

Vasco Rossi tra i fan a Zocca (FotoFiocchi)

Vasco Rossi tra i fan a Zocca (FotoFiocchi)

Zocca (Modena), 10 luglio 2019 - A quelli che si stupiscono bisognerebbe raccontare, o ricordare, un aneddoto: quando il Modena Park altro non era che un’enorme e incompleta impalcatura lato via Emilia, ovvero due settimane prima del memorabile concerto, c’erano già dei fan accampati con tanto di tende al parco Ferrari. Gente che aveva deciso di passare così le vacanze estive del 2017, aspettando quella sera del primo luglio per poi essere «proprio lì sotto al palco», tra qualche birra e i testi rigorosamente a memoria. Per questo la Zocca (foto)  completamente invasa dalla ‘combriccola’, che proprio due anni fa ospitò nell’arco di un mese 20mila persone richiamate, a maggior ragione, sempre dalla lunga eco di quella stessa sera del record, non è altro che l’ennesima testimonianza dell’enorme seguito che il rocker continua incessantemente ad avere. Ma cosa cercano esattamente i ‘vascolizzati’ di tutta Italia in quel comune di 4.568 (più una) anime, inerpicato a 760 metri d’altezza? Legare il tutto esclusivamente ad un autografo ed un selfie sarebbe riduttivo.

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Se la ‘caccia’ al Blasco avviene prevalentemente davanti a casa, ovvero dove il cantautore per un mese circa all’anno torna alle origini, ci sono altri luoghi simbolo che attraggono le centinaia (perché sono questi i numeri in ballo) di persone che lo seguono tutti i giorni (ma specialmente al sabato) nei suoi movimenti entro il non infinito perimetro di una Zocca che tanto può raccontare anche di Massimo Riva. Luoghi, su tutti il ‘mitico’ BiBap, il pub dove il Komandante ama fare un salto appena possibile, come avviene da sempre.

Vasco Rossi esce dalla sua casa di Zocca (foto Bellisi)
Vasco Rossi esce dalla sua casa di Zocca (foto Bellisi)

I suoi spostamenti comportano, però, quello in contemporanea di tutti i fan arrivati in Appennino per vedere sì Vasco, ma anche respirare un po’ di quell’abitare «fuori Modena», divenuto così celebre dall’aprile del 1980 a questa parte. Per questo motivo il sindaco Gianfranco Tanari si sente in difficoltà e chiede aiuto alla prefettura. Se non è mai semplice gestire un numero così ampio di persone, figuriamoci il farlo in uno spazio come quello che offre la piccola Zocca. Il primo cittadino (che d’estate non ce ne voglia diventa per forza di cose un po’ il ‘secondo’) può però gioire di fronte a una positiva conseguenza delle estati di Vasco a casa: questa ondata di turisti ‘musicali’ giova parecchio non solo a Zocca, ma anche ai comuni e alle frazioni più vicine. Alberghi, ristoranti, appartamenti in affitto per i mesi più caldi, accolgono quelli della combriccola per un ritorno economico altrimenti difficile da ipotizzare lassù. Tant’è che alla fine il concetto di fondo che anche Tanari esprime è «siete i benvenuti, ma quest’anno siete davvero tanti». Così tanti che sembra un altro piccolo Modena Park montanaro.