
"Mettete dei fiori nei vostri cannoni", recitava una celeberrima canzone alla fine degli Anni Sessanta, che diventò poi anche un manifesto pacifista.
A Vignola, intenzionalmente o meno, sta esplodendo una vera e propria "guerra" a colpi di petali per commemorare il fu bar dell’Oratorio, dopo l’annuncio dell’altro ieri del licenziamento da parte della parrocchia di Giovanni Salsini, per 33 anni collaboratore e per 18 anni gestore del bar dell’Oratorio (come noto, il locale era già chiuso da febbraio 2020, ma il licenziamento del barista ha naturalmente dato una mazzata a progetti di riapertura).
Già dalla mattinata di ieri, e poi via via che passavano le ore, è cominciata una piccola processione di ’Amici dell’Oratorio’ (così si chiama anche il gruppo Facebook dedicato) che hanno portato mazzi di fiori all’ingresso, lasciando anche diversi biglietti, del tipo: "In memoria dell’Oratorio. Una preghiera", "Grazie Giò. Perché questo cancello continua a essere chiuso?" o ancora "Fosti opportunità di vita, fede, crescita e aggregazione per molte generazioni" e il classico "R.i.p.".
Dall’altra parte, un cartello più "istituzionale" precisa: "Si ricorda che l’intera struttura dell’Oratorio è chiusa. E’ pertanto vietato l’accesso che resta consentito esclusivamente ai praticanti le attività sportive". Ma intanto, appunto, i fiori, a mazzi o singoli, hanno continuato ad essere protagonisti nella giornata di ieri, dando molto da fare anche a chi si è adoperato per rimuoverli dall’ingresso. "Questa iniziativa dei fiori – ha poi spiegato Claudia Grandi, tra gli ’Amici dell’Oratorio’ – è nata spontaneamente. Noi del gruppo per la verità non c’entriamo, o meglio siamo intervenuti quando qualcuno aveva già iniziato a mettere i fiori. Per ciò che riguarda l’incontro che abbiamo avuto con il vescovo e successivamente con il parroco don Luca, non abbiamo ancora concluso il discorso. Sono state portate molte istanze all’attenzione del vescovo, che vuole continuare ad avere un dialogo con il nostro gruppo. E da questo dialogo ci aspettiamo che possano arrivare risposte positive in merito al futuro dell’oratorio".
Marco Pederzoli