La storia del "signor G", da non confondere col protagonista di una canzone di Giorgio Gaber, al secolo Giacomino, attorno alla cui vicenda a ridosso di queste festività natalizie si è scatenata una autentica gara di solidarietà che ha mobilitato la comunità di Mirandola, volge verso un lieto epilogo. Nella giornata di mercoledì, infatti, accompagnato da Patrizia Mantovani e da una benefattrice che insieme al marito sta gestendo un bed and breakfast e gli sta dando provvisoriamente ospitalità, Giacomino – che vive nella sua auto – è stato ricevuto in Comune. "Non appena venuti a conoscenza della situazione del Signor Giacomino – ha affermato il sindaco – ci siamo attivati, organizzando un incontro con i nostri Servizi sociali. Da tale incontro è stato avviato un celere iter per poter trovare la soluzione più consona. Confidiamo di poter risolvere al più presto una situazione che ha sottolineato il grande spirito di solidarietà della comunità mirandolese". Il signor G – come è conosciuto da tutti sui social –, è un cinquantanovenne che solo da aprile ha trasferito nella città dei Pico la sua residenza da Cavezzo e che da ormai tre anni, dopo la delusione di una tribolata storia d’amore, vive nella sua 500 rossa. Lavorando part-time per una cooperativa incaricata delle pulizie e della tenuta del piazzale e della galleria del centro commerciale "Ipercoop della Mirandola", e con uno stipendio modesto, Giacomino non ha trovato di meglio che stazionare con la sua auto permanentemente nel parcheggio adiacente al centro commerciale. Per lavarsi fino a qualche tempo fa usufruiva dei servizi igienici interni al centro commerciale, ma ora gli è impedito. Per la colazione e la cena si rivolge, invece, ai gestori del bar del centro commerciale. "E’ una persona onesta – dice Ermes Ferrari, il titolare del bar – Ha sempre figurato benissimo con noi. Non paga subito ma una volta al mese quando riceve lo stipendio, anche se fa fatica perché è anche un fumatore. Sia io che mia sorella che gestisce la tabaccheria accanto abbiamo sempre cercato di agevolarlo".
La sua presenza, sebbene discreta e riservata, non è passata inosservata e con l’arrivo del freddo e l’approssimarsi delle festività la signora Mantovani ha pensato di richiamare l’attenzione sul suo caso. E la risposta non si è fatta attendere. Sono giunti indumenti e piumoni per lui e l’offerta di ospitalità per qualche giorno. Natale e Santo Stefano li ha trascorsi all’Hotel Mirandola e in questi giorni alloggia presso un bed and breakfast. Ma si spera giunga finalmente la possibilità di trovare un vero riparo definitivo.
Alberto Greco