"Volevano mandarci in un B&b..."

"I responsabili dovrebbero essere posti in custodia cautelare: sarebbe un ottimo risultato, dobbiamo garantirle sicurezza. Quando abbiamo fatto denuncia la ragazza ha trascorso cinque ore in commissariato, nella speranza di invocare una protezione da parte dello Stato, un collegamento protetto o una sorta di protezione per lei, ma invece ci siamo sentiti rispondere che sarebbe stata messa in un B&b da sola o, se volevo, potevo andarci anche io. Non mi è sembrata una cosa normale". Sono parole dell’avvocato Barbara Iannuccelli, che difende la giovane indiana vittima di maltrattamenti e promessa in sposa ad un connazionale nel paese d’origine. "La prima ad attivarsi è stata la scuola – spiega il legale – e subito abbiamo cercato insieme di garantirle protezione. Ha iniziato a parlare quando non ne ha potuto più: si era innamorata di un ragazzo indiano della stessa religione ma era promessa ad un altro. E’ scattata la compressione della sua capacità di autodeterminazione. Se gli inquirenti riterranno sussistere il pericolo di fuga – continua – scatterà la misura cautelare in carcere per i parenti ed è quello che mi auguro: parliamo di una situazione gravissima. La vera eroina, però, è la preside alla quale spero le siano riconosciuti tutti i meriti del mondo".

v. r.