
Dopo figurine e teatro, Mo’ Better Football è ora in Germania con la mostra ’Italien auf zwei Rädern’. E a settembre spazio al calcio di strada
In casa, negli ultimi anni, l’abbiamo vista spesso: sotto i portici della via Emilia con le storie dei ciclisti più amati – e intergenerazionali: da Bottecchia a Pantani – nei giorni in cui il Giro è passato a Modena, in alcuni spettacoli itineranti in città e in provincia – due da ricordare: uno sullo scudetto dei Vigili del Fuoco di La Spezia del 1944, uno su Socrates e la Democracia Corinthiana, in collaborazione con lo Sted – o al Festivalfilosofia. Ora, e ormai già da un po’ di tempo, Mo’ Better Football, sta portando Modena in trasferta e, così, nell’ultimo anno si sono viste mostre di figurine, quelle dell’archivio del collezionista sanfeliciano Gianni Bellini, in Germania durante l’Europeo 2024 (ad Amburgo, Stoccarda e Monaco di Baviera), ma anche in Scozia, a Glasgow, con i loghi di Mo’ Better Football, del Comune di Modena e di Panini sugli schermi di Hampden Park e una mostra che raccontava, appunto, la storia delle sfide tra Italia e Scozia. Ebbene: oggi, la mostra sul ciclismo partorita a Modena (’Italien auf zwei Rädern’, s’intitola), per la terza tappa a Friburgo, sarà allestita all’Olympiastützpunkts: "Ne siamo molto felici – spiega per il collettivo Marco Ferrero – perché è uno dei centri di allenamento olimpico della Germania, che per la prima volta apre i suoi spazi per una mostra e sarà l’occasione per una nuova collaborazione".
C’è, insomma, un filo che lega lo sport alla cultura popolare, e che proprio da Modena, è diventato un progetto culturale e sociale capace di unire linguaggi diversi – il calcio, le arti visive, la narrazione, la storia, l’educazione – riuscendo a parlare anche di inclusione, identità, memoria e cittadinanza attiva.
Attiva, letteralmente, al punto che da settembre prenderà il via, in modo strutturato, un progetto di prossimità sul calcio di strada sviluppato insieme ad Acli e Csi: si parla di calcio di strada, di un’iniziativa che, in alcune piazze, di tanto in tanto, vedrà un gruppo di persone presentarsi con un pallone e qualche casacca, portando dentro il campo urbano chi vorrà, con un particolare focus inclusivo. L’iniziativa, lo scorso anno, ha avuto inizio a Reggio Emilia, e si è fatta apprezzare. E mentre la mostra attualmente in Germania è stata già richiesta da diversi comuni italiani, Mo’ Better Football tornerà quest’anno al Festivalfilosofia con uno spettacolo sarà su Carlos Caszely, ex calciatore cileno, fiero oppositore del regime di Pinochet. Perché con lo sport si può fare cultura e socialità anche in modo trasversale. In casa e in trasferta.
l.l.
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