Pesaro, l’agguato della baby gang: picchiati e rapinati fuori dalla discoteca

Due arrestati, ma il cerchio si stringe intorno agli altri. Notte di follia alla Baia Imperiale

Gabicce (Pesaro), 4 maggio 2023 – Due presi, su altri quattro o cinque si sta stringendo il cerchio. Sono i giovanissimi della baby gang che la notte del primo maggio si è resa protagonista di una serie di rapine, risse e furti ai danni di otto tra ragazzi e ragazze arrivati da fuori regione per passare una serata alla discoteca Baia Imperiale di Gabicce Monte. Ma quella che doveva essere una notte di ballo e divertimento si è trasformata in un incubo con tanto di feriti. Tra gli aggrediti, c’è chi si è ritrovato con una caviglia rotta e chi con il naso fratturato.

Un’immagine d’archivio della Baia Imperiale
Un’immagine d’archivio della Baia Imperiale

Le vittime degli agguati sono due di Forlì, due di Torino e quattro di Modena. A mettere fine a quella notte di violenza ci hanno pensato i carabinieri di Gabicce che hanno arrestato due della banda la sera stessa mentre stavano salendo a bordo di un motocarro Ape. In terra, accanto al mezzo, c’erano banconote per un totale di 75 euro. Gli altri della gang sono riusciti a darsi alla macchia, ma è solo questione di ore.

In manette sono finiti intanto un 19enne di Cattolica, studente all’istituto d’arte, e un minorenne, anche lui di Cattolica, la cui posizione è al vaglio del Tribunale dei minorenni di Ancona. Ieri il 19enne si è ritrovato davanti al giudice Antonella Marrone che ha convalidato l’arresto e lo ha messo ai domiciliari, come richiesto dalla procura. Rapina in concorso, lesioni e furto con strappo, le accuse. Lo studente è stato chiamato a rispondere in merito all’aggressione di una coppia di Forlì. È stato il ragazzo picchiato, Samuel Salvatore, a raccontare al nostro giornale di essere stato spintonato e di aver riportato la frattura della caviglia, mentre la sua ragazza si è vista strappare di mano la borsetta, recuperata dopo essersi lanciata all’inseguimento del suo scippatore.

Una versione che il 19enne ha respinto al mittente. "Ho preso parte alle zuffe, ma non ho rapinato né scippato nessuno – ha detto durante l’interrogatorio di garanzia –. Mi sono lanciato in difesa dei miei amici quando ho visto che sono venuti alle mani con quegli altri ragazzi". Due le colluttazioni secondo il suo racconto: "Una all’ingresso della discoteca. Ero al telefono e ho visto che un mio amico si stava picchiando con un altro. Sono intervenuto. Ma non ho spinto il ragazzo che si è rotto la caviglia. Così come non ho scippato la fidanzata. Lei si è messa in mezzo e mi ha preso a borsate, tanto che la borsa mi si è agganciata addosso e mentre scappavo l’ho lasciata cadere. Poi c’è stata la seconda zuffa vicino al parco. Anche in quel caso sono intervenuto per difendere un mio amico". I difensori del 19enne, gli avvocati Luigi Renni e Marco Tonti di Cattolica, faranno istanza per chiedere al giudice di autorizzare il loro assistito a frequentare la scuola. Ma intanto le indagini vanno avanti.