
Il Comune propone Casa Roverella per ospitare i servizi di salute mentale, in attesa della decisione della Regione Marche.
Nel dibattito non troppo edificante su dove spostare, quasi fossero ’carri armatini’ del Risiko, i servizi per la Salute mentale, che dalle iniziali previsioni di Mombaroccio e Pesaro hanno finito per prendere la via dell’Apsella, spunta la proposta last minute del Comune. Il quale – per bocca del sindaco Andrea Biancani e dell’assessore alle Politiche sociali Luca Pandolfi – rilancia su Casa Roverella (è una parte di Santa Colomba), dove propone di ospitare i 27 ospiti dell’Rsa Tomasello.
La destinazione pesarese per gli utenti della Rsa – compresi i 35 dipendenti della Labirinto che se ne occupano – era già prevista dall’iniziale accordo di programma siglato nel 2022 tra Comune, Regione e Ast. Ma poi l’azienda sanitaria aveva eccepito che i locali di Casa Roverella non fossero stati resi idonei dal Comune stesso all’accoglienza degli utenti, prospettando loro una ’temporanea’ permanenza all’Apsella nell’attesa del necessario adeguamento.
Oggi, il Comune, ufficializza invece che Casa Roverella è "pronta" ed è quindi disponibile ad accogliere i 27 utenti, perlopiù disabili gravi con problemi psicofisici. Soluzione tra l’altro caldeggiata dalle loro famiglie, le quali hanno sempre contestato la lontananza del sito di Vallefoglia e il suo eccessivo ’isolamento’.
"Casa Roverella – scrivono Biancani e Pandolfi – ufficializza la sua disponibilità ad accogliere i servizi della Residenza sanitaria Tomasello, al pari del centro Civitas all’Apsella. La Regione abbia il coraggio, e il buonsenso, di fare la scelta giusta".
Sul tavolo dell’ente dorico, che ha competenza in tema di sanità, sono così arrivate le disponibilità di entrambe le strutture. Tutti questi spostamenti, lo ricordiamo, sono necessari all’avvio del cantiere per la realizzazione del nuovo ospedale. Spostamenti che coinvolgono quindi anche l’Srr, le comunità protette maschile e femminile e il centro diurno Il Gabbiano.
"Casa Roverella – spiegano Biancani e Pandolfi – si è detta pronta, già pronta, al pari dell’Apsella ad ospitare uffici, personale e utenti. Ora la palla spetta alla Regione Marche, l’unica ad aver competenza in tema di sanità". La struttura rientra tra le sedi che il sindaco Biancani aveva suggerito come opzioni diverse da quelle “fuori città” – come appunto il Centro Civitas dell’Apsella – previste per il collocamento dei servizi di salute mentale.
"Vi è la necessità di mantenere la sede a Pesaro – ribadiscono sindaco e assessore –: abbiamo fatto incontri con i familiari e il personale, riunioni interne con gli enti coinvolti, sopralluoghi sul posto, verifiche di diversi edifici, per far sì che, come richiesto dalle famiglie e dal personale coinvolto, la Rsa e le altre strutture interessate del trasferimento potessero rimanere all’interno del territorio comunale e vicine tra loro. Una condizione imprescindibile per far sì che i pazienti possano sviluppare delle relazioni con il contesto sociale, come accaduto finora e come auspicano utenti, familiari e personale".
"In questo momento Casa Roverella e il centro dell’Apsella – conclude Biancani – sono tecnicamente “alla pari”. Ora spetta alla Regione fare la scelta, ci auguriamo quella giusta, che è solo una".
Benedetta Iacomucci