Indossavano una "cartucciera" 2.0 all'esame di scuola guida: denunciati per truffa

Dal telefono al microfono fino a una microtelecamera nascosta nei bottoni degli abiti: la polizia stradale ha fatto irruzione nella sala cogliendo i due sul fatto

Il kit dei candidati smascherati durante l'esame di guida

Il kit dei candidati smascherati durante l'esame di guida

Pesaro, 12 aprile 2024 – Cartucciera 2.0 per passare l’esame di guida senza aver studiato, ma gli è andata male e si sono beccati una denuncia per truffa. E’ quanto accaduto a due candidati per l’esame teorico della patente che sono stati smascherati, con un ingegnoso marchingegno addosso, dalla polizia stradale che ha fatto irruzione nella sala dell’esame cogliendoli in fallo.

Entrambi si erano presentati alla Motorizzazione civile di Pesaro e di Ancona per sostenere l’esame teorico per la patente di guida di categoria B con l’ausilio di strumentazioni fraudolente. Il candidato che è stato beccato a Pesaro aveva un marchingegno da vero 007: un telefono cellulare attaccato con nastro adesivo alla spalla sinistra, al quale era collegato un cavo con un microfono.

La felpa indossata aveva un foro posto sulla spalla sinistra in modo da riprendere le domande della prova che, tramite wi-fi, venivano trasmesse al suggeritore a distanza. L’altro, un cittadino pakistano, è stato segnalato dalla stessa motorizzazione agli agenti della stradale di Ancona che l’hanno colto in fallo durante l’esame: stava sostenendo la prova aiutato da un suggeritore esterno.

Al termine della prova, superata brillantemente, i poliziotti hanno scoperto, occultata tra gli indumenti, una microtelecamera, in corrispondenza di un foro creato ad arte nella parte superiore della maglietta, in grado di inquadrare il monitor sul quale venivano proposti i quiz. Il dispositivo trasmetteva le immagini all’esterno della motorizzazione a terze persone che fungevano da “aiuto da casa”.

Durante le perquisizioni sono stati ritrovati numerosi bluetooth, microcamere, smartphone, modem wi-fi, portatili e capi di abbigliamento opportunamente confezionati per nascondere l’attrezzatura utilizzata per eludere la sorveglianza durante gli esami teorici. 

Entrambi indossavano una microtelecamera occultata nei bottoni degli abiti, collegata ad un modem video wireless, che trasmetteva al suggeritore le immagini dei quiz, ed un micro-auricolare inserito talmente in profondità all’interno dell’orecchio da rendere necessario l’intervento dei sanitari per l’estrazione.

Anche quest’ultimo device era collegato tramite modem audio wireless. Si fosse trattato di un compito in classe i due sarebbe stati mandati di corsa nell’ufficio di presidenza dove ad attenderli ci sarebbe stata una sonora ramanzina. Trattandosi di un esame di guida, invece, sono stati denunciati per truffa e tutto il “kit” posto sotto sequestro.

“Il fenomeno, assai diffuso – segnala la Polizia di Stato in una nota -, desta forte preoccupazione ed è particolarmente monitorato dagli organi investigativi della Polizia Stradale, in quanto il possesso di una patente di guida da parte di persone prive di una seppur minima conoscenza delle regole del Codice della Strada costituisce un serio pericolo per la sicurezza stradale e per l’incolumità di tutti”. E sulla vicenda si è aperta un’indagine. “La colpevolezza – prosegue la note - in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna”.