Bufera Report sulla Fileni: “Si autosospenda dal distretto bio delle Marche"

E’ la richiesta che Sara Tomassini, presidente di "Terre marchigiane", ha inviato a Girolomoni (Marche). "L’inchiesta di ’Report’ ha creato forti preoccupazioni in tutti i cittadini che credono nel biologico"

Sara Tomassini, forsempronese

Sara Tomassini, forsempronese

Pesaro, 17 gennaio 2023 – Iniziano le fibrillazioni tra i produttori del biologico "perché la questione della Fileni getta ombra su tutto il settore", dice Sara Tomassini, forsempronese, presidente del distretto biologico Terre Marchigiane, costituito in provincia e che vede al suo interno tantissimi produttori. Una provincia dove è nata ‘Alce nero’ ed è quindi tra i precursori del mangiare biologico.

Approfondisci:

Fattori: "Polemiche ingiustificate contro Fileni Il nuovo allevamento a Maiolo sarà solo biologico"

Fattori: "Polemiche ingiustificate contro Fileni Il nuovo allevamento a Maiolo sarà solo biologico"

Questo perché la trasmissione televisiva Report ha ‘confezionato’ un servizio dove ha messo al centro dell’inchiesta la più grande azienda marchigiana del settore, invitata anche a Dubai proprio per reclamizzare il distretto unico delle Marche nel settore biologico. La Fileni, che fra l’altro aveva tentato di espandere i suoi allevamenti di galline anche all’Aquater di San Lorenzo in Campo innescando le proteste dei residenti, ora sta diventando un problema per i produttori e così Sara Tomassini ha inviato una lettera al presidente del distretto regionale – Giovanni Girolomoni di Isola del Piano – con la richiesta "che la Fileni si autosospenda temporaneamente dal distretto unico Marche".

Nella sua lettera la rappresentante pesarese fa anche un premessa, dove si legge: "L’inchiesta di ’Report’ ha dato corso a non poche conseguenze, tra cui il turbamento dell’opinione pubblica tutta, in particolare dei cittadini che credono nel biologico; dopo le posizioni di Ccpb e Bcert, anche Assobio ha comunicato l’autosospensione di Fileni dal consiglio direttivo e a breve altri enti sembra si muoveranno su questa linea; le Marche hanno partecipato all’expo di Dubai dichiarando ‘Siamo il più grande distretto biologico d’Europa, e ci presentiamo in anteprima modello unico e diversificato di agricoltura biologica‘; per cui è facile che la situazione si ripercuota pesantemente su tutto il comparto biologico marchigiano e sull’immagine della regione". In relazione a queste considerazioni "si chiede – conclude la Tomassini – l’autosospensione temporanea dell’azienda Fileni dal distretto unico delle Marche fino a quando non vengano accertati i fatti".

Va detto che il settore del biologico ha un alto valore aggiunto – prezzi molto più alti – e dietro a questo business, solo con i soldi stanziati dalla legge regionale, ci sono in ballo circa 24 milioni di euro di aiuti.

Sara Tomassini che fin dall’inizio è sempre stata critica con la costituzione di un distretto unico marchigiano, al fine di salvaguardare i più piccoli operatori di questa filiera, poi aggiunge: "Se devo parlare con il distretto unico delle Marche non so come fare perché non c’è una Pec, un conto corrente e nemmeno un sito internet. Io dovrei raffrontarmi con il presidente Girolomoni ma al telefono non risponde".

Va aggiunto per chiarezza che dietro le organizzazioni di categoria c’è anche una ‘guerra’ tra le varie rappresentanze perché l’associazione guidata dalla Tomassini – con lei anche il sindaco di Urbino Maurizio Gambini con la società Terre Bio – è più vicina alla Cia, organizzazione da sempre ritenuta organica al centro sinistra, mentre sul fronte opposto lo schieramento è legato al centrodestra attraverso Coldiretti. Comunque il messaggio della Tomassini non è grandi contro piccoli perché "noi non siamo politici , ma contadini già fortemente in difficoltà come tutti".

m.g.