La città che cambia. L’ex cinema ‘Bambi’ lo voleva comprare un milionario russo

E’ uno stabile in via Castelfidardo della parrocchia di Sant’Agostino.. Il figlio della ’zarina’ del San Bartolo puntava a farci una chiesa ortodossa.

La città che cambia. L’ex cinema ‘Bambi’ lo voleva comprare un milionario russo

La città che cambia. L’ex cinema ‘Bambi’ lo voleva comprare un milionario russo

Appartiene all’ordine degli Agostiniani – nella sostanza la parrocchia di Sant’Agostino – l’ex cinema teatro Bambi di via Castelfidardo. E’ lo stabile, una ex chiesa, che è a fianco del complesso delle Zoccolette. E’ stato messo in vendita, al miglior offerente – ma già si sono fatte avanti alcune persone interessate – per ricavarci un locale di intrattenimento. Il cinema teatro Bambi è una specie di Amarcord cittadino perché terminata la sua funzione di cinema è poi stato usato per le recite della compagnia teatrale cittadina "La piccola ribalta". E’ stato anche utilizzato fino al 1996, per le rappresentazioni dei giovani della parrocchia.

Uno degli ex componenti del circolo parrocchiale di Sant’Agostino è l’ingegner Alberto Paccapelo che dice: "Si, è un pezzo che è stato messo in vendita ed tra i primi a farsi avanti per acquistare lo stabile è stato un emissario di un milionario russo che voleva ricavarci una chiesa ortodossa per metterla a disposizione della comunità russa locale. Poi con lo scoppio della guerra non si è saputo più nulla".

Stando alle indiscrezioni, il milionario russo altro non è che il figlio della potentissima Valentina Matvienko, terza carica della Russia, proprietaria della villa sul San Bartolo. Cosa assai probabile questa perché Sergej aveva fatto alcuni anni fa una ricca donazione per recuperare un affresco, una madonna ortodossa, ad Assisi.

Comunque si tratta di uno stabile di circa 600 metri quadrati e pare che la cifra richiesta dalla parrocchia viaggi tra i 400 e i 500mila euro. Ha un particolare che rende appetibile questo stabile: si trova tra il centro storico e la zona mare, è a duecento metri dal vecchio palasport, ed è anche in una zona dove non è difficile trovare parcheggio. Non solo questo perché ha anche uno spazio verde interno che divide il Bambi dal complesso delle Zoccolette, dove è possibile un parcheggio privato per tre auto.

Del vecchio cinema teatro non è rimasto più nulla anche se è stato sottoposto ad una serie di lavori "che hanno interessato i solai e il tetto, ma non sono stati fatti i pavimenti e gli infissi. Quindi occorre rifare tutti gli impianti per quanto riguarda l’elettricità e il riscaldamento", continua Alberto Paccapelo.

Lo stabile si presenta con ancora le vecchia cupola della chiesa dove sono ancora visibili gli affreschi e nella parte superiore pare che si possano ricavare anche due appartamenti. Un restauro, comunque, che pare abbia sollevato e aperto qualche contestazione da parte dell’ultima responsabile di zona della Soprintendenza, Simona Guida, quella che ha dato l’ok all’antenna di Fiorenzuola di Focara. Se il problema è stato risolto o meno questo non si sa.

Il caso del cinema Bambi sale alla ribalta perché nelle ultime settimane si sono fatte avanti alcune persone che si sono dette interessate per ricavarci un locale: il titolare di una catena di gelaterie, quindi il figlio di un titolare di una enoteca, ed anche un ristoratore di Fano.

Il tutto per ricavarci un locale per gli aperitivi ed apericena – quindi con stuzzicchini – con la possibilità anche di un trattenimento musicale.

Il caso del Bambi non è come quello della suore di via Guidi, che devono vendere per esigenze di bilancio. La parrocchia di Sant’Agostino ha messo in vendita lo stabile perché ha ormai perso tutte le funzioni che aveva in passato che erano anche collegate alle attività della parrocchia.

m.g.