DANIELE SACCO
Cronaca

La leggenda della papessa Giovanna

Lo storico Tommaso di Carpegna ne parlerà domani alle 17,30 a Fano

Tommaso di Carpegna

Tommaso di Carpegna

Medioevo. Prendi un tema intrigante: la storia di un pontefice femmina, la papessa Giovanna. Prendi uno studioso di rigore, che è anche un grande storyteller, un divulgatore d’eccellenza: Tommaso di Carpegna Falconieri, professore ordinario di Storia Medievale all’Università di Urbino. La mistura perfetta avrà luogo a Fano, domani a partire dalle ore 17,30 nella chiesa di Santa Maria del Gonfalone (via Rinalducci n. 11). L’incontro è organizzato dal Circolo Culturale Angiola Bianchini.

Prof di Carpegna, è esistita veramente una papessa? "No. Il tema mi affascinava fin da ragazzo – dichiara lo studioso – e sull’argomento sto costruendo un volume interessante che parla anche di storie che stanno al limitare tra realtà e immaginazione. Il tema della papessa è leggendario, ma ha un impatto così forte che sembra sia accaduto veramente e poi si presta oggi come “storia di genere“, come approfondimento sulla figura della donna".

La conferenza verterà sulla leggenda o sull’insegnamento che essa vorrebbe dare? "Su entrambe le questioni – dichiara il prof di Carpegna, aggiungendo – il mito narra che nella metà del IX secolo una donna intelligentissima si introdusse nella Curia romana, per poter compiere gli studi, facendosi passare per uomo. Fece carriera poiché era superiore a tutti e divenne pontefice, ma la carne è debole. Rimase incinta e partorì durante una processione papale, tra il Vaticano e il Laterano, davanti a tutti. Morì di parto. La leggenda si diffuse nel XIII secolo, in ambiente domenicano, di predicatori e aveva l’intento di ammonire i monaci riguardo alla superbia della donna. Sono prediche misogine, che tendono a dimostrare che la donna può essere talmente arrogante, talmente “eva“, da arrivare a raggiungere quei livelli di sacrilegio. Parlerò anche del fatto che nell’alto Medioevo le donne potevano avere un potere in ambito ecclesiastico, a differenza di ciò che accadde dopo il Mille".

Fu il cronista medievale Martino Polono a inserire la falsa biografia di Giovanna nel Liber Pontificalis (una raccolta di biografia dei pontefici) gabbando tutti.