MAURIZIO GENNARI
Cronaca

La palazzina che ospitava l’Enel. Dopo 24 anni parte il recupero. La facciata non si tocca: vincolata

Lo stabile venne acquisitato dall’industriale Alceste Vitri di Montecchio nel lontano 2001 . Saranno realizzati sul retro parcheggi sotterranei per i residenti. Sono previsti appartamenti e anche uffici.

Lavori in corso in via Buozzi nella palazzina che ospitava gli uffici dell’Enel

Lavori in corso in via Buozzi nella palazzina che ospitava gli uffici dell’Enel

Il blocco che ospitava gli uffici dell’Enel in via Buozzi venne acquistato da Alceste Vitri, l’industriale che guida il gruppo Rivacold e Vitrifrigo di Montecchio, nel 2001. A distanza di 24 anni da quel giorno, si sono messe in moto le ruspe. Che interesseranno solamente la parte arretrata di questo caseggiato a due piani in mattoncini rossi che corre per un centinaio di metri lungo via Buozzi a poche decine di metri da piazzale Matteotti.

Perché la facciata con i suoi terrazzi in ferro battuto è stata vincolata dalla Soprintendenza di Ancona e quindi non si tocca.

Dopo anni di ‘fermo’ voluto, pare, dalla proprietà, ora il progetto di recupero, che è stato firmato dall’architetto Fabio Pradarelli, prende il via. I camion e gli operai sono già all’opera nella parte retrostante dove c’è un ampio scoperto e dove sorge anche una palazzina-uffici, più recente rispetto al corpo storico, che verrà abbattuta.

E sempre sul retro dello stabile, visti i problemi che ci sono in centro storico con i parcheggi, verrà realizzato un piano interrato per accogliere le auto al servizio dei futuri residenti dell’edificio. Già da alcune settimane ai lati degli ex uffici dell’Enel campeggia un grande cartellone che annunciava il via ai lavori per il recupero. Con tanto di indicazioni degli uffici commerciali, che poi fanno capo a Montecchio, al gruppo Vag che controlla sia la Rivacold che la Vitrifrigo, per chi fosse stato interessato ad acquistare appartamenti, oppure ricavare uffici e per chi vuole, al piano strada, si potrebbero anche ricavare locali per il commerciale. Perché queste sono le possibilità date dal piano regolatore.

Un solo ‘giallo’ dietro a questo intervento. Perché quando verranno scavate le fondamenta per i garage interrati, potrebbero essere soprese perché si è a qualche decina di metri dal palazzo di Vetro sotto il quale c’erano le terme romane, luogo diventato poi tristemente ‘famoso’ perché da lì presero il largo verso l’estero tre grandi statue in marmo ad altezza d’uomo.

E’ questo il quarto intervento della famiglia Vitri in città perché aveva già fatto una edificazione in viale Trento alle spalle dell’ex hotel Cruiser, ora Charlie, dove è stata realizzata una palazzina in vetro, cemento ed alluminio; quindi la famiglia ha acquistato e restaurato la villa neoclassica di viale Trieste, ex Boscia, accanto all’hotel De Bains, a poche decine di metri da viale della Repubblica; e quindi più recentemente un’altra bella villa, proprio alle spalle della prima, che è stata la residenza fino a pochi anni fa di una delle famiglie che hanno fatto la storia della città, quella del sindaco Tombesi, soprannominato ‘Ugo il demolitore’, che fece abbattere le mura roveresche dando il via alla città giardino di inizi Novecento.

m.g.