
In tanti all’assemblea dell’altra sera a Loreto
Un centinaio di persone, e molte se ne sono andate perché non c’era posto, al circolo di Loreto dove l’altra sera si è parlato delle due torri di 40 metri per 12 piani che dovrebbero sorgere a Muraglia. Relatore della serata l’architetto Francesco Ferri che è anche consigliere della Circoscrizione. Seduti diversi tecnici, rappresentanti dell’amministrazione e l’assessore regionale Francesco Baldelli anche perché nel corso della discussione è stato tirato fuori il nuovo ospedale di Muraglia "dove tutte le criticità dell’area che erano state sollevate nel 2014, nell’ultima relazione sono sparite. Qualcosa si è fatto sotto questo profilo perché nel vecchio si poteva arrivare fino a 50 metri di altezza, ed ora siamo scesi a venti metri", dice Fabbri. Che punta ancora una volta "il dito contro il muro di gomma della Circoscrizione perché nel corso degli anni molti consiglieri si sono dimessi. Il perché? Chiedetelo a loro".
E con le due torri?
"Carte alla mano ho spiegato i punti critici e ho anche detto che in Copmune non la raccontano giusta perché il piano particolareggiato ha avuto 3-4 deroghe a partire dalla viabilità che era ritenuta un punto essenziale per la lottizzazione. Potevano e dovevano trattare prima con il privato, il quale giustamente sta tutelendo i suoi interessi. Invece si ha la sensazione che gli abbiano steso un tappeto rosso".
Ma diversi suoi colleghi e costruttori dicono che quel comparto non partirà, forse mai. Lei cosa risponde?
"Guardando le carte ed i lavoro che è stato fatto, direi di no. Dietro per me ci sono degli investitori. Sicuramente è una lottizzazione che partirà quando l’ospedale sarà concluso e quindi fra una decina di anni. In questo momento è difficile partire anche perché occorre fare anche tutte le fogne, oltre un chilometro, fino a Pantano. Una spesa enorme".
Sostanzialmente lei cosa chiede?
"Chiedo che lottizzazioni così importanti e che servono poi a tutta la comunità, a partire dall’ospedale, abbiano una specie di risarcimento per il quartiere che si accolla tutto il carico".
E sarebbero?
"Penso innanzitutto al rischio idrogelogico per cui va fatta la cassa di espansione dietro il cimitero centrale. Un lavoro che serve non solo a Muraglia ma anche a Loreto se il Genica esonda. Poi una cura maggiore del quartiere con la creazione di un parco con ciclabili un po’ come è stato fatto con il Misa a Senigallia".