Maestro elementare a Berlino: "Part time a 3mila euro al mese. Qui mi sento valorizzato"

Le storie di chi se n’è andato: il racconto di Pietro Giovanni Rossi

Pietro Giovanni Rossi a scuola

Pietro Giovanni Rossi a scuola

E’ partito a vent’anni per andare in America a scoprire il mondo, oggi Pietro Giovani Rossi ne ha 45 e fa il maestro elementare a Berlino dopo una serie di esperienze lavorative interessanti. Tornare gli sembra sempre più difficile: "Oltre al riscontro economico, trovo l’Italia un paese troppo conservatore, dove manca la spinta al cambiamento e tutto rimane sempre uguale. Qua invece si respira vitalità e le strutture statali sono aperte all’accoglienza e all’integrazione".

Si sente cosmopolita dopo aver vissuto un’esperienza negli Stati Uniti, sei anni in Spagna e 14 in Germania. Laureato in filosofia, è riuscito ad insegnare ovunque tranne che in Italia: "Prima di trasferirmi a Berlino ho provato a tornare per inserirmi nelle liste cosiddette ad esaurimento, ma l’unico che ho preso è quello nervoso. Non sono mai stato chiamato nemmeno per delle sostituzioni, mentre in Germania ho trovato immediatamente lavoro come insegnante di italiano nelle scuole semi-pubbliche, più note come scuole superiori del popolo che qua sono un’istituzione: paghi le lezioni un euro all’ora e se passi l’esame ti ridanno indietro la metà dei soldi. Io ho fatto a mia volta il corso di tedesco e poi ho potuto insegnarlo ai migranti. A 35 anni ho fatto formazione per poter insegnare la mia materia, storia e filosofia, e mi hanno aiutato e valorizzato nonostante parlassi il tedesco con accento italiano. Poi è arrivata la proposta di fare il maestro elementare: ora insegno matematica, scienze e musica ai bambini di Berlino, in un quartiere dove vivono tutti figli di stranieri nati qui: sono turchi, russi, arabi, africani. Ma trovo che l’integrazione ha funzionato meglio che in Francia".

’Pigio’ lavora solo quattro giorni la settimana: "Con il part-time guadagno 3.000 euro netti al mese, mi è sufficiente per vivere bene e avere del tempo libero".

Se qualcosa gli manca è legato al clima: "E’ dura sopportare questo freddo quasi tutto l’anno, mi mancano temperature più miti e poi, forse sarà uno stereotipo, mi mancano il mare e il buon cibo italiano. Solo per questo qualche volta mi chiedo se ho voglia di vivere per sempre a Berlino".

e.f.