Dalle parole alle carte: si alza di livello la battaglia sul trasferimento dei 200 alunni della primaria Manzi, dall’edificio di via Confalonieri all’oratorio San Carlo di via Turati. L’amministrazione comunale ha inviato la comunicazione ufficiale all’Istituto comprensivo Olivieri, da cui la Manzi dipende, riguardo al trasferimento. Insomma – nonostante le osservazioni contrarie alla dislocazione del preside Flavio Bosio, del collegio docenti, delle famiglie che per opporsi hanno raccolto 250 firme – pare proprio che il sindaco Andrea Biancani non rivedrà la propria decisione. La rotta tracciata dal primo cittadino è quella di spostare, fino a data da destinarsi, la scolaresca dal prossimo settembre.
Ma la strada non è spianata. Tutt’altro. Intanto lunedì pomeriggio, una delegazione di genitori contrari al trasferimento, si presenterà dal sindaco per un confronto cordiale nei toni, ma determinato negli obiettivi: temporeggiare almeno un altro anno prima del trasloco. Qualora si dovessero trovare davanti ad un muro, i genitori non escludono di diffidare l’amministrazione comunale a procedere poiché si muove in un contesto che esclude pericoli potenziali per l’incolumità di chi frequenta la scuola Manzi di via Confalonieri. Ad escludere i pericoli e quindi ad agire in un contesto estraneo ad emergenze dovute alla statica e alla vulnerabilità sismica è stato il sindaco Biancani, in diverse sedi. Di conseguenza i genitori – ma anche il preside – non capiscono la rigidità della tempistica data dall’amministrazione per lo sgombero di via Confalonieri e non accettano di approdare in condizioni peggiorative per la didattica, rispetto alle attuali.
A seguito della disposizione del sindaco il preside ha fatto un sopralluogo tecnico stilando una lista di criticità che già sulla carta dimostrano quanto possa essere temerario un trasferimento della scolaresca dall’attuale sede, assoggettata a perizie tecniche, in un’altra le cui caratteristiche in termini di statica e vulnerabilità sismica non sono altrettanto verificate. Il preside, avendo responsabilità diretta riguardo alla tutela della salute e della sicurezza degli alunni e del personale scolastico ha elencato la carenza di servizi igienici: "secondo la norma ci vorrebbe un bagno ogni 25 alunni, quindi 8" laddove ce ne sono 4. Il preside ha descritto spazi angusti: le aule non corrisponderebbero alle prescrizioni ministeriali. E non solo: la lista delle criticità è lunga 5 fogli.
Solidea Vitali Rosati