Mercatone Uno fallimento, c'è un percorso per provare a salvarlo

Riunione a Roma con Di Maio, i sindacati sperano

I dipendenti della Mercatone Uno sperano

I dipendenti della Mercatone Uno sperano

Pesaro, 28 maggio 2019 - Ritorno all’amministrazione straordinaria e nuovo bando per trovare un compratore. E’ questa l’ipotesi che sarà percorsa nei prossimi giorni da Ministero dello Sviluppo Economico e commissari fallimentari per tentare di salvare la Mercatone Uno, storica catena della grande distribuzione che conta 1800 addetti in 55 punti vendita sparsi nella penisola, 27 impiegati nel negozio di Pesaro. A riferirlo sono i delegati sindacali presenti ieri a Roma. 

«L’incontro è stato molto positivo – ha raccontato Domenico Montillo, segretario provinciale della Fisascat Cisl – Il ministro Di Maio si è detto disposto ad attivare subito la cassa integrazione per tutti i lavoratori, anche se prima il tribunale di Bologna deve autorizzare il ritorno all’amministrazione straordinaria per riprendere l’esercizio provvisorio il prima possibile. Poi partirà la fase di reindustrializzazione per dare un futuro certo ai lavoratori, evitando l’effetto spezzatino». 

Un gruppo di creditori avrebbe già avanzato la propria candidatura per l’acquisizione dello storico marchio emiliano dopo la dichiarazione di fallimento della Shernon Holding, la società subentrata lo scorso luglio alla storica proprietà che in 9 mesi avrebbe accumulato debiti per 90 milioni di euro. Giovedi’ 30 ci sara’ la prossima riunione. 

«Abbiamo fatto un passo avanti – ha dichiarato al termine dell’incontro Fabrizio Bontà, segretario provinciale Uiltucs - Di Maio ha spinto tutti a correre contro il tempo per riaprire i negozi e contestualmente, a far partire la cassa integrazione in deroga. Anche se la situazione resta drammatica perché abbiamo negozi chiusi, magazzini vuoti con ordini che non possono essere onorati e creditori che hanno spinto al fallimento nonostante si potesse procedere con un esercizio provvisorio: ma, almeno, abbiamo un percorso davanti a noi». 

Il secondo step, dopo la cassa integrazione, sarà la ricerca di un acquirente unico, credibile, in grado di ricapitalizzare subito la società per ripartire. «Come sindacati – ha sottolineato Loredana Longhin, segretaria provinciale Filcams Cgil - vigileremo sulla solidità dei possibili compratori per evitare uno spacchettamento della Mercatone Uno. Questo resta il percorso più difficile. Verificheremo la possibilità di riaprire i negozi una volta che sarà concessa l’amministrazione straordinaria, perché in alcuni punti vendita c’è merce, in altri no. Ma la tempistica dovrebbe essere più veloce possibile e già in settimana si potrebbe passare all’amministrazione controllata».