Quattro allieve molestate: prof rinviato a giudizio, ma continua a insegnare nella scuola delle ragazze

L’avvocato delle presunte vittime chiede al ministero l’allontanamento. "Ogni volta che lo incontrano anche per caso viene lesa la loro dignità"

Anna Maria Marinai, la preside che ha denunciato il professore

Anna Maria Marinai, la preside che ha denunciato il professore

Pesaro, 10 aprile 2024 – È stato rinviato a giudizio per violenza sessuale su quattro studentesse dell’Istituto professionale "Benelli" di Pesaro, all’epoca dei fatti minorenni, eppure, incredibilmente, continua a insegnare lì, nella stessa scuola tuttora frequentata dalle ragazze. Il docente era stato denunciato dalla preside che, nel 2021, aveva verbalizzato il racconto delle studentesse. Le ragazze avevano riferito di essere state accarezzate dall’uomo, hanno parlato di palpeggiamenti e abbracci in classe mentre si trovavano insieme o da sole con il professore.

La segnalazione era arrivata al tavolo della procura e lo scorso 6 marzo si è svolta l’udienza preliminare del procedimento: le ragazze e i genitori si sono costituti parte civile e il giudice Antonella Marrone ha rinviato a marzo prossimo il giudizio dinanzi al collegio. Due delle quattro ragazze sono rappresentate dall’avvocato Pia Perricci, che ieri, con una richiesta formale indirizzata all’Ufficio di gabinetto del Ministero dell’Istruzione, al direttore generale del Miur Marche e alla stessa dirigente dell’istituto Benelli, ha chiesto il trasferimento del docente per "incompatibilità ambientale".

Quest’ultimo infatti non è di ruolo e dopo aver svolto, l’anno scolastico precedente, un incarico annuale all’istituto omnicomprensivo di Urbania, per quest’anno l’ufficio scolastico provinciale lo ha nuovamente destinato al Benelli. L’accusa da parte della Procura è quella di atti sessuali nei confronti di minorenni aggravati dal luogo (istituto scolastico frequentato dalle vittime), dal rapporto (affidate per ragioni di istruzione all’insegnante quale pubblico ufficiale) e dalla reiterazione delle condotte.

«Per il professore è stato aperto subito un procedimento disciplinare – si difende la preside Anna Maria Marinai –, che per legge è rimasto sospeso in attesa dell’esito di quello penale. Ovviamente, in via cautelare, non l’ho messo nelle classi dove si trovano le ragazze ma l’ho destinato a sezioni che fanno parte di un indirizzo completamente diverso rispetto a quello frequentato dalle giovani che, pertanto, non hanno occasioni per incontrarlo".

Ma l’avvocato Perricci chiede che il docente venga completamente rimosso dalla sede in cui tutt’ora presta servizio. "Le ragazze, a ogni incontro seppur casuale con il docente, vengono turbate e nuovamente lese nella loro dignità di donne, persone, studentesse". Anche l’avvocato della difesa Marco Defendini, legale del professore, dice la sua e critica la presa di posizione dell’avvocato di parte civile Perricci. "Oltre alle dichiarazioni delle ragazze, non sono state raccolte testimonianze di altri studenti presenti in classe quel 22 dicembre 2021 e ad ogni modo spetterà all’autorità giudiziaria pronunciarsi. Per questi motivi è stata presa la decisione di affrontare un processo per provare l’insussistenza delle accuse. Il fatto che il mio assistito insegni ancora e in particolare in quell’istituto dimostra la piena fiducia nella sua professionalità. Eventuali sanzioni disciplinari potranno essere valutate e adottate solamente nel momento in cui ci sarà un provvedimento giudiziale definitivo di condanna".