ELISABETTA FERRI
Cronaca

Torneo del Porto: in corso la 23ª edizione in memoria di Stefano Candelari

Il torneo del Porto celebra la sua 23ª edizione con partite emozionanti e premiazioni speciali in memoria di Stefano Candelari.

Il torneo del Porto celebra la sua 23ª edizione con partite emozionanti e premiazioni speciali in memoria di Stefano Candelari.

Il torneo del Porto celebra la sua 23ª edizione con partite emozionanti e premiazioni speciali in memoria di Stefano Candelari.

E’ in pieno svolgimento il torneo del Porto dedicato alla memoria di Stefano Candelari, che per quasi un mese riempie tutte le sere la tribunetta del playground alle spalle della chiesa, in un’atmosfera fantastica, diremmo d’altri tempi. Una manifestazione giunta ormai alla 23ª edizione, iniziata il 4 giugno scorso, con tredici squadre iscritte, che sono state divise in tre gironi. Si qualificano direttamente ai quarti le prime due di ogni girone, cioè 6 squadre; le altre due formazioni accedono alla fase finale attraverso una sorta di play-in tra le terze classificate e la miglior quarta. E proprio ieri sera sono stati giocati questi spareggi, mentre questa sera e domani si disputeranno i quarti di finale, martedì 24 giugno le semifinali e venerdì 27 giugno l’attesissima finale del torneo. Numerose le premiazioni: oltre che per le prime tre compagini classificate sono previsti trofei per il vincitore della gara del tiro da tre, per il miglior giocatore della finale e per il giocatore più corretto (premio fair-play donato da Avis).

Non disdegnano di sfidarsi sul campetto giocatori che durante l’anno giocano in categorie importanti o fanno parte di settori giovanili di grande tradizione: fra gli altri Giovanni Centis, Pietro Sablich, Mattia Cardellini, Andrea Giampaoli, Francesco Benevelli, Elia Sgarzini, Davide Vichi, Vincenzo Pipitone, Luca Aloi, Francesco Stazi, David Cornis, Leonardo Selvatici, Giovanni Volpe, Giacomo Giunta. In campo anche figli d’arte come Riccardo Petta (figlio di Costantino) e Andrea Cavedine (figlio di Dario) che magari vent’anni fa calpestavano lo stesso cemento al posto loro.

Si gioca duro ma non manca l’aspetto goliardico, soprattutto nei nomi scelti dalle squadre: ci sono i Toronto Scarsos, Vorrei ma non passo, Bene ma non Ben Simmons, Quentin Tarallino e il più classico Quei del Port. A vederli, sui gradoni, familiari, amici ma anche addetti ai lavori, l’altra sera era presente anche il direttore sportivo della Vuelle Nicola Egidio.

"Quest’anno sono mancate delle squadre storiche diciamo per raggiunti limiti di età - racconta l’organizzatore, Giampiero Magi - ma siamo molto contenti perché si sono affacciate a questa manifestazione nuove squadre formate soprattutto da giovani, compresi fre le annate 2006 2008. Questo per noi che portiamo avanti la manifestazione è un grande risultato: se pensiamo che nessuno di loro era nato quando il nostro amico Stefano è venuto a mancare, nel 2002, significa che il torneo è ormai una realtà consolidata in città. E se dura da così tanti anni vuol dire che abbiamo seminato bene".

e.f.