Abusi su minore a Ravenna, il processo. Coinvolta bimba di 10 anni: "Io non l’ho mai toccata"

Per gli inquirenti l’imputato avrebbe fatto fumare alla minore, figlia della sua ex compagna, marijuana, così da poterne approfittare. Lui nega

Abusi su minori (repertorio)

Abusi su minori (repertorio)

Ravenna, 6 maggio 2023 – Avrebbe approfittato delle assenze della madre da casa per abusare della figlia di lei, all’epoca di appena 10 anni. E per essere sicuro di riuscire nel suo intento, le avrebbe pure fatto fumare marijuana. Abusi, quelli contestati dalla procura a un ultra-trentenne italiano all’epoca dei fatti compagno della madre della piccola, che sarebbero andati avanti per quasi quattro anni. L’uomo, come chiesto dal pm Marilù Gattelli, ieri mattina è stato rinviato a giudizio dal gup Corrado Schiaretti per violenza sessuale continuata e pluriaggravata (dall’età della bimba e dall’uso di sostanze narcotiche). Processo al via a novembre davanti al collegio penale del tribunale di Ravenna. La difesa (avvocato Francesco Furnari) aveva invece chiesto il non luogo a procedere lamentando in buona sostanza l’estraneità dell’imputato a tutti gli addebiti mossi, come lui stesso aveva a suo tempo riferito davanti agli investigatori della polizia. L’inchiesta era partita da una segnalazione dei servizi sociali comunali. La minore in particolare si era confidata con una neuropsichiatra lamentando quelle attenzioni sgradite da parte del compagno della mamma. A quel punto si era immediatamente attivata l’apposita sezione della squadra Mobile sentendo da subito la piccola. E le parole di lei avevano acceso l’inchiesta. Ma nel fascicolo, oltre alla documentazione medica, erano confluiti anche i messaggi che, tramite l’applicazione Whatsapp, l’uomo – sempre rimasto a piede libero nel corso delle verifiche coordinate dalla procura – aveva scambiato con la ragazzina: si trattava perlopiù di apprezzamenti i quali avevano contribuito ad alimentare il quadro accusatorio nei confronti di lui. L’uomo, una volta convocato dagli inquirenti, aveva però voluto negare tutto: a suo dire, mai toccata la bambina della compagna e mai approfittato di lei usano pure l’escamotage dello spinello. Pronto insomma a ribadire la sua versione in dibattimento. In caso di condanna, rischia una pena da sei a dodici anni di reclusione aumentata di un terzo per via delle contestate aggravanti. Al di là di questo caso specifico, gli ultimi dati disponibili a livello nazionale – quelli del 2022 – dicono che tra i reati che vedono vittime i minori, il maggiore aumento ha riguardato la violenza sessuale appunto oltre all’abuso dei mezzi di correzione e alla violenza sessuale aggravata perché commessa in istituti di istruzione. In generale per quanto riguarda i reati contro i minori, tra le vittime prevale quasi sempre il genere femminile.