
Nel report di Agenas, oltre al Santa Maria delle Croci, si cita anche il Maria Cecilia hospital per i bypass
Il nostro ospedale tra le 35 strutture con standard di qualità alti o molti alti per l’area cardiovascolare. A fornire il quadro è il Programma nazionale esiti, il
report con cui annualmente l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) monitora le performance di ospedali pubblici e privati.
Il Santa Maria delle Croci di Ravenna è citato per quanto riguarda l’area vascolare, dove "sono 35 le strutture – si legge nel report – tra quelle ad alto volume che hanno mostrato valori uguali o superiori alla soglia del decreto ministeriale 70/2015 (quello che definisce gli standard qualitativi dell’assistenza ospedaliera, ndr) nel 2023 e nei tre anni precedenti". Oltre all’ospedale di Ravenna sono citati anche il Morgagni-Pierantoni di Forlì e l’ospedale degli Infermi di Rimini.
Tra le eccellenze citate nel report anche il Maria Cecilia hospital di Cotignola, che è tra i 18 centri di cardiochirurgia con almeno 200 interventi all’anno per bypass aorto-coronarico isolato.
Il report mostra come in generale l’attività degli ospedali sia tornata ai livelli pre pandemia: lo scorso anno i ricoveri in tutta Italia sono stati quasi 8 milioni, con un incremento di 312mila unità rispetto al 2022, e questo numero complessivo è in linea con i valori del periodo pre-Covid, sia per i ricoveri urgenti che per quelli programmati e diurni.
L’obiettivo del report, ha detto Domenico Mantoan, direttore generale Agenas, "non è dare premi o penalità ma spingere verso il miglioramento dell’assistenza".
In generale sono otto le aree cliniche che sono state analizzate: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, nefrologia, gravidanza e parto e infine osteomuscolare.