Bagnini anche in pausa pranzo: rivoluzione in Riviera

La Regione vince il braccio di ferro, torrette di salvataggio riorganizzate. Fino all’anno scorso dalle 12,30 alle 14 veniva issata bandiera rossa. Possibile estensione del servizio al terzo fine settimana di settembre

Bagnini anche in paura pranzo: ecco la rivoluzione riviera

Bagnini anche in paura pranzo: ecco la rivoluzione riviera

Ravenna, 10 marzo 2024 – Viene rimodulata la pausa pranzo per i bagnini di salvataggio sulle spiagge romagnole e viene introdotta la possibilità di estendere il servizio al terzo fine settimana di settembre. La prossima stagione balneare si prospetta con diverse e importanti novità sul versante della sicurezza, frutto dell’ordinanza regionale appena approvata e non ancora pubblicata, scaturita dal confronto con Direzione marittima, Comuni, Guardia costiera e rappresentanti dei bagnini di salvataggio dei diversi territori.

La necessità di eliminare quell’ora e mezzo di pausa, tra le 12,30 e le 14, era già stata evidenziata a settembre dello scorso anno dal comandante della Guardia costiera di Ravenna, Michele Maltese, in occasione di un bilancio di fine estate, alla luce anche degli annegamenti che si erano verificati. Già allora il comandante Maltese aveva annunciato di aver chiesto alla Regione di modificare l’ordinanza per rendere il servizio di controllo ancora più efficace. Era stato chiesto anche di ridurre la distanza tra una torretta e l’altra ma, almeno per il 2024, non avverrà.

La proposta era stata accolta dall’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, che l’aveva rilanciata anche alla fine dello scorso anno. Le polemiche però non erano mancate, soprattutto da parte dei bagnini di salvataggio del Riminese, oltre 300 per 230 torrette da Bellaria a Cattolica, che continuano a essere sul piede di guerra. A loro non era piaciuta la soluzione prospettata, e cioè di mantenere in servizio in maniera alternata le torrette, cioè una in funzione e l’altra no. Anche la Cgil di Rimini si è schierata, da subito, contro la riorganizzazione: "Il servizio di salvamento, quando è attivo, deve essere garantito da tutte le torrette. Diversamente è meglio issare bandiera rossa".

Ora l’ordinanza prevede l’obbligo di coprire quell’ora e mezzo, mentre lascia ai Comuni la decisione di continuare o meno a farlo nella terza settimana di settembre, a seconda della presenza turistica. Per quanto riguarda le spiagge cesenati, la copertura durante l’intervallo c’è sempre stata, come a Gatteo a Mare, quindi per loro niente di nuovo. Anzi, Cesenatico, con 35 torrette e 53 bagnini di salvataggio, fa da sempre investimenti importanti per la sicurezza. La cifra spesa è nell’ordine del milione di euro a stagione.

A Ravenna , dove le torrette di avvistamento sulla spiaggia sono quasi 90 e i bagnini al lavoro nei nove lidi sono attorno ai 130, si partirà da quest’anno con l’estensione del servizio al terzo fine settimana di settembre. "Durante la pausa pranzo – spiega Maurizio Rustignoli, presidente della Coop Spiagge di Ravenna – il salvataggio verrà organizzato in modo da garantire la presenza alternata dei bagnini sulle torrette, nel senso che andranno in pausa prima quelle dispari, poi quelle pari per un’ora, così si daranno il cambio. Riguardo alla copertura del terzo weekend di settembre, abbiamo accolto l’ordinanza regionale anche se sulle nostre coste, rispetto ad esempio ai lidi che si trovano più a sud, l’affluenza a fine stagione è inferiore. Però abbiamo deciso di farlo ugualmente come investimento per il futuro e per il turismo".

L’aggiunta di queste ulteriori ore di servizio, compreso il terzo weekend di settembre, comporterà per la cooperativa ravennate un investimento non da poco, attorno ai 230mila euro.