Capanni balneari, rinviata la fine: demolizioni entro l’8 dicembre

Dopo la richiesta di chiarimenti al Parco, il Comune lo ha notificato ai proprietari

Alcuni capanni sul litorale: il loro smantellamento è stato rinviato di ulteriori sette mesi

Alcuni capanni sul litorale: il loro smantellamento è stato rinviato di ulteriori sette mesi

Ravenna, 23 aprile 2024 – L’ordinanza del 31 gennaio scorso, con cui il Comune aveva intimato la demolizione, entro il 30 aprile, dei restanti 74 capanni balneari di legno storicamente esistenti sul litorale ravennate, era stata sospesa il 15 marzo, quando il sindaco aveva chiesto al Parco del Delta del Po "di esprimere le proprie valutazioni sotto il profilo ambientale in merito ai tempi e alle modalità di esecuzione delle demolizioni, fornendo quindi puntuali prescrizioni tecniche alle quali i soggetti privati dovranno attenersi". Senza queste prescrizioni i capanni non avrebbero potuto essere in alcun modo manomessi fino alla risposta del Parco del Delta del Po, dopodiché l’ordinanza sarebbe dovuta ripartire da capo assegnando un ulteriore termine di 90 giorni.

Nel frattempo, ogni attività edilizia sul litorale sarebbe stata però bloccata, dovendo subentrare i vincoli imposti dalla riproduzione della fauna. Insomma, tutto si sarebbe spostato a dopo l’estate. Così è stato. Il 26 marzo, il Parco ha fornito le prescrizioni da osservare per la demolizione dei capanni. Il 10 aprile il dirigente del Comune che aveva emesso l’ordinanza ha di conseguenza notificato all’Associazione Capannisti Balneari "che i lavori di demolizione potranno iniziare dal 23 settembre e terminare tassativamente entro i 90 giorni successivi", cioè entro l’8 dicembre.

«Il linguaggio bellico - lamenta Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna - è ancora quello della distruzione totale dei capanni, ma intanto sono stati “conquistati” sette mesi di sospensione delle ostilità. Il risultato non è da poco perché la Capitaneria di Porto, dando scattante esecuzione all’ordinanza, aveva notificato all’Associazione dei capannisti che, a seguito dei suoi preordinati sopralluoghi ai singoli capanni, i titolari dei manufatti che non fossero stati rimossi sarebbero stati denunciati penalmente per il reato di occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo. Faremo di tutto perché il tempo guadagnato dia pace ai capanni. La strada è stata tracciata da Lista per Ravenna quando l’ordine del giorno, da me presentato il 15 marzo 2023, è stato finalmente approvato dal Consiglio comunale il 19 settembre all’unanimità. Con quel testo, concordato tra maggioranza e opposizione, il Comune di Ravenna “riconosce che i capanni balneari presenti sul litorale del comune di Ravenna rappresentano una tradizione storica locale e, per questo, sono portatori di un valore storico-testimoniale".