
Appuntamento a Roma per parlare di buona politica a misura delle imprese.
No a un’Europa tecnocratica e frammentata, sì all’Europa della buona politica comune, ambiziosa, sostenibile e capace di accompagnare lo sviluppo del suo tessuto produttivo, composto da 23,3 milioni di artigiani e Pmi, che rappresentano il 99,8% delle aziende europee, generano il 64,4% dei posti di lavoro e creano il 52% del valore aggiunto nell’Unione Europea. È il messaggio che il Presidente nazionale di Confartigianato, Marco Granelli, ha lanciato in apertura dei lavori di ‘Match Point’, il consueto appuntamento annuale dopo la pausa estiva, svoltosi a Roma, in cui la Confederazione ha riunito i vertici delle Associazioni territoriali e Federazioni Regionali per fare il punto sui temi e con i protagonisti dell’attualità economica e politica e sulle sfide che attendono l’Italia e gli imprenditori. Un evento al quale è intervenuto, tra gli altri, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, il quale, alla viglia della manovra economica, ha indicato le ipotesi sulle quali il Governo sta lavorando. Quest’anno il dibattito di Match Point si è concentrato su “Europa, imprese e mercato: le ragioni di una ‘necessità” per indicare che l’UE è chiamata ad una sfida imperdibile: deve superare la crisi d’identità e rilanciare il proprio ruolo politico ed economico, deve creare le opportunità utili a tutti gli imprenditori per competere.
Un dato: solo il 17% delle piccole imprese europee sfrutta le opportunità del mercato unico, e questo a causa del fatto che il concetto teorico di mercato unico si scontra con una realtà fatta da regole diverse da un Paese all’altro. Da qui la proposta, da parte del Jacques Delors Institute, di far nascere un 28° Stato virtuale europeo, con un suo diritto commerciale, e magari domani un suo ordinamento fiscale, e di rendere applicabile dovunque in Europa questo sistema. All’evento hanno partecipato anche rappresentanti di Confartigianato della provincia di Ravenna.