Daini nel Delta del Po verso il macello, la protesta a Ravenna

Alcune decine di manifestanti hanno contestato Regione, Comune ed ente Parco. Ma Fratelli d’Italia: "Proliferazione da controllare"

La manifestazione pro daini a Ravenna

La manifestazione pro daini a Ravenna

Ravenna, 11 settembre 2022 - Una cinquantina di ambientalisti, tra ravennati e ferraresi, appartenenti alla Rete di associazioni che si oppone all’eradicazione dei daini della pineta di Classe e di Lido di Volano, hanno manifestato nel tardo pomeriggio per chiedere la sospensione del provvedimento di cattura e macellazione. Diversi i cartelli esposti dagli ambientalisti: Daini liberi, Vogliamo un vero Parco del Delta: non un allevamento di carne da macello.

Poi le polemiche con il presidente della Regione, Bonaccini, con il sindaco de Pascale, con l’assessore regionale Mammi e la vice presidente della Giunta regionale, Schlein. ‘Giù le mani e i fucili dai daini’, uno dei ritornelli più diffusi. Tra le più attive attive Francesca Santarella, circa mille le firme raccolte contro il provvedimento. Giulia Gibertoni, ex M5s e ora nel gruppo Misto dell’assemblea regionale, ha detto che martedì riproporrà una interrogazione con la quale chiederà la sospensione del provvedimento che prevede la cattura degli animali e la successiva macellazione da parte di chi si aggiudicherà il bando dell’Ente Parco del Delta.

Sta di fatto che i daini sono ormai un migliaio e che si sono appropriati della pineta e della vicina area agricola attorno a Mirabilandia. "A branchi – si legge nelle denunce per danni all’agricoltura - fanno scorrerie nei terreni coltivati rendendo vano il lavoro di mesi". Un’iscritta all’associazione Clama ha preso il microfono per sottolineare quello che per lei è un crescendo di avversità verso gli animali: "Adesso danno fastidio anche i pavoni di Punta Marina".

Nel dibattito sono intervenute in serata le candidate alla Camera e al Senato di Fratelli d’Italia, e Marta Farolfi e Alice Buonguerrieri. Per Farolfi: "È necessario contrastare il fenomeno della proliferazione dei daini e, anche soprattutto, del cinghiale, un flagello per le nostre colture. Non abbiamo problemi di ripopolamento ma di contenimento se non addirittura, nelle zone più antropizzate, di eradicazione totale, come nel caso dei daini".

Per Buonguerrieri "la diffusione incontrollata della fauna selvatica, favorita da miopi politiche della sinistra ambientalista, sta provocando problemi in tutto il territorio romagnolo, dalle colline sino in pianura, con danni crescenti per le imprese agricole". Sempre a proposito di ambiente, da segnalare che ieri mattina sono state ritrovate due anatre morte nel laghetto del Parco di Teodorico. L’assessore Gallonetto ha disposto accertamenti affidati all’Istituto zooprofilattico.