"Faremo più controlli in piazza Baracca"

Il prefetto De Rosa dopo l’accoltellamento di mercoledì: "Una lite tra due persone che si conoscevano: non c’è un problema di sicurezza"

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L’allarme è scattato mercoledì scorso, quando un 40enne straniero è stato accoltellato, per fortuna senza gravi conseguenze. Ma prima ancora c’era stato l’episodio dello scorso dicembre, quando un 38enne di origine albanese è stato accoltellato alla giugulare da un meccanico italiano 55enne. Teatro dei due episodi allarmanti è sempre lo stesso: piazza Baracca, in pieno centro storico. Ne abbiamo parlato col prefetto Castrese De Rosa.

De Rosa, due aggressioni nello stesso posto. Una coincidenza o no?

"Quella di mercoledì scorso è stata una lite tra due persone, non un’aggressione a un cittadino. I due si conoscevano già. L’aggressore è già stato individuato, la polizia lo sta cercando. Pensiamo che il litigio sia avvenuto per motivi legati allo spaccio".

C’è un allarme sicurezza nella zona?

"No. Ci sono stati altri piccoli episodi, ma non c’è nessun allarme. Questi sono problemi che ci sono in tutte le città, ma non è che in piazza Baracca ogni giorno succedano episodi di questo genere. Non ingigantiamo le cose".

Nei prossimi giorni verranno fatti più controlli in quella zona?

"Ho chiesto al questore maggiore attenzione. Piazza Baracca sarà tenuta d’occhio maggiormente, anche se non c’è un problema di sicurezza".

Restando in tema, il Comune ha annunciato che spegnerà i lampioni nel cuore della notte, seguendo l’esempio di altri centri del territorio. Questo può tradursi in un problema di criminalità?

"Abbiamo convocato un comitato per mercoledì con tutti i sindaci del territorio e i sindacati, per adottare una linea comune. La cosa ci preoccupa. Capisco i problemi dei Comuni nel pagare le bollette, ma bisogna fare attenzione perché questo può compromettere la sicurezza stradale e pubblica".

Qual è l’obiettivo dell’incontro?

Innanzitutto vogliamo trovare una linea uniforme per il territorio, per evitare un risultato ’a macchia di leopardo’. Ho convocato anche i sindacati per capire se ci sono proposte alternative che possono essere recepite".

Teme un aumento dei furti o della piccola criminalità?

"Va da sé: se si spegne l’illuminazione pubblica la sicurezza può risentirne. Quando le strade sono illuminate i delinquenti non trovano pane per i loro denti, se sono al buio invece per loro c’è un contesto dove operare ’meglio’, in modo più indisturbato. Preoccupa anche l’aspetto legato alla sicurezza stradale: avere le strade al buio significa più incidenti. Bisogna valutare pro e contro, ma mi rendo conto che i sindaci hanno le loro ragioni. Occorre trovare un punto di equilibrio".

Sara Servadei