
Feste in spiaggia abusive È l’estate dei controlli
ùPrima c’è stato l’Aloha Beach, poi il bagno Polka. E ora i guai del Marina Bay. Quest’anno le feste in spiaggia sono sotto la lente. Nel primo episodio, il 26 giugno all’Aloha Beach di Marina Romea, la serata danzante è finita tra rilievi penali e sanzione amministrativa per la mancanza – tra le altre cose – dell’autorizzazione per l’attività di pubblico spettacolo. Il 12 luglio è toccato al bagno Polka, sempre a Marina Romea: anche qui era in corso una serata danzante in assenza delle autorizzazioni necessarie, con conseguente denuncia. Il caso del Marina Bay è un po’ diverso: qui il tema è quello della capienza.
Che l’attenzione al tema delle feste in spiaggia non sarebbe mancata si poteva forse già capire a febbraio, quando la Prefettura ha sottoscritto un protocollo con le associazioni di categoria dei gestori delle discoteche, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, i sindaci del Ravennate e i corpi di polizia locale. Già allora era stato definito un incremento dei controlli per "contrastare le organizzazioni illegali di intrattenimenti danzanti e di spettacoli da parte di soggetti non autorizzati", si leggeva in una nota della Prefettura.
Le associazioni di categoria sono sul piede di guerra. Il presidente di Confcommercio Ravenna Mauro Mambelli ne ha parlato di recente col vicesindaco Eugenio Fusignani. "Da più parti i gestori di stabilimenti balneari del nostro litorale chiedono regole uguali per tutti e il rispetto delle normative vigenti, in particolare sull’organizzazione di feste in spiaggia – aveva poi scritto Confcommercio in una nota –. Concordando che chi non rispetta le regole va punito, è stato chiesto di implementare i controlli sul litorale in materia di feste abusive".