REDAZIONE RAVENNA

Gadda e un mistero vecchio 30 anni

Il progonista del libro ’Le radici del buio’ dell’autore di Lavezzola indaga su un episodio della sua adolescenza

Gadda e un mistero vecchio 30 anni

Renato Gadda, scrittore nativo di Ferrara e da ventina di anni residente nella frazione conselicese di Lavezzola, ha portato a termine l’ultima delle sue fin qui sette ‘fatiche’ letterarie. "Si intitola ‘Le radici del buio’ – spiega l’autore – ed è un romanzo a cosiddette tinte gialle, con un particolare schema narrativo: il protagonista ritorna dopo 30 anni nei luoghi della sua infanzia. Trascinato dagli eventi, indagherà senza volerlo su un fatto che gli è successo durante l’adolescenza. Con occhi da adulto capirà cosa è veramente accaduto, cogliendo sfumature che allora gli erano sfuggite". In sostanza, un giallo ‘a piccoli passi’, "caratterizzato da riferimenti e personaggi quasi reali. Basti ad esempio pensare che il protagonista, Riccardo Celeghini, oltre che ad essere, come me, uno scrittore, porta lo stesso cognome di quello di mia madre; sua figlia poi si chiama, come la mia, Sara. Senza dimenticare i cognomi dei diversi altri personaggi, tra cui il bibliotecario e fumettista Stefano Cainesi, il quale non è altro che Stefano Babini, un mio grande amico che ha illustrato il libro ed il cui cognome nasce ‘giocando’ con il suo personaggio Lord Caine".

La campagna promozionale di ‘Le radici del buio’ è partita da pochi giorni: "Ho deciso di pubblicizzarlo con il solo passaparola. Sono consapevole dei rischi che si corrono, ma mi affido a coloro che mi conoscono e soprattutto che hanno apprezzato i miei precedenti lavori, nella speranza ovviamente che anche quest’ultimo non li deluda. In sostanza saranno loro a deciderne il cammino". E’ possibile acquistare il libro su Amazon, su Ebay nonché nel negozio ‘Pagine e Nuvole’ (a Lavezzola in via Bastia 229) di cui Gadda è titolare da una ventina di anni. Oltre a dedicarsi alla scrittura prediligendo fiabe didattiche per l’infanzia, Gadda è da considerarsi un artista a ‘tutto tondo’. A testimoniarlo è anche il suo dilettarsi in veste di musicista, di poeta e di teatrante. "Scrivo molto per l’infanzia, anche se non amo avere un’etichetta. Non nascondo la soddisfazione nell’aver constatato che il mio penultimo lavoro (’Sfumature di rosa’, attraverso il quale l’artista si rimette in gioco, raccontando storie di violenza sulle donne, ndr) sta avendo una seconda vita: lo scorso anno una classe l’ha utilizzato come libro di testo, mentre nel 2024 la seconda storia dello stesso libro diventerà un corto che ‘girerà’ in diverse scuole del ferrarese".

Luigi Scardovi