
I carabinieri cercano spunti investigativi dall’esame delle immagini delle. telecamere (archivio)
Ad Alfonsine si è diffuso in questi giorni un allarme che ha rapidamente agitato la comunità. Al centro delle preoccupazioni c’è il Parcobaleno, un’area verde molto frequentata da famiglie e bambini. Qui, una coppia di adulti avrebbe tentato di adescare un bambino di 10 anni, offrendo caramelle e cercando di convincerlo a seguirli. Il racconto del bambino ha presto fatto il giro delle chat scolastiche, scatenando apprensione tra i genitori e spingendo le autorità a intervenire.
Il parco, situato in via Duccio Galimberti e noto ad Alfonsine per le sue aree attrezzate con giochi per bambini, piste da jogging e percorsi salute, è diventato il fulcro di una crescente inquietudine. Secondo quanto raccontato dalla madre del bambino, il piccolo stava giocando nei pressi dei giochi quando è stato avvicinato dai due adulti. Spaventato ma lucido, il bambino ha rifiutato l’offerta ed è tornato a casa per raccontare l’accaduto ai genitori. Immediatamente, la madre ha avvisato i carabinieri di Alfonsine e ha condiviso la vicenda tramite la chat della scuola, scatenando una rapida diffusione del messaggio tra le famiglie del comune. Le forze dell’ordine, ora impegnate nelle indagini, stanno mantenendo il massimo riserbo e, come di consueto, esamineranno le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nell’area ed ascolteranno eventuali testimoni. Compito dei militari, come sempre in questi casi, sarà anche quello di valutare la credibilità del racconto del bambino.
Tra le voci che stanno emergendo, alcune segnalazioni al vaglio degli inquirenti parlano di adulti che girerebbero con abiti di ricambio nascosti in una borsa, pronti per cambiare aspetto dopo l’approccio con i bambini. Tuttavia, nessun dettaglio certo è ancora emerso riguardo all’auto che avrebbero utilizzato. Soltanto l’analisi delle telecamere potrà fornire risposte più precise.
Nel frattempo, il tam-tam dei messaggi continua a rimbalzare da una chat all’altra, diffondendo un crescente allarme sociale tra i genitori di Alfonsine, che ora monitorano con maggiore attenzione i propri figli quando si trovano nel parco o nelle aree pubbliche della città.
Lorenzo Priviato