
Irene Gentile è morta dopo una breve malattia. Aveva 54 anni
Faenza (Ravenna), 30 dicembre 2019 - Sabato mattina, dopo una breve malattia, si è spenta all’hospice di Lugo, all’età di soli 54 anni, Irene Gentile, storica custode del Comune di Faenza. Figura molto molto riservata, Irene Gentile era una presenza costante ma conosciutissima per i frequentatori abituali di Palazzo Manfredi dove abitava le quattro stanze dell’abitazione riservata alla guardiania, alla quale si accedeva dal salone delle Bandiere. Irene Gentile era praticamente nata in Comune, perchè aveva preso il posto del padre, anche lui dipendente comunale e che per anni aveva svolto il medesimo incarico. Come dicevamo Irene era una persona riservatissima e a pochissimi intimi aveva confidato di essersi ammalata, lo zio, una figura sempre vicino a lei e diversi amici. Da qualche mese infatti non la si vedeva più tra i corridoi dell’anticamera del sindaco a sbrigare le commissioni o a salutare il sindaco o qualche assessore che si attardava negli uffici, scambiava un saluto e faceva qualche quatto chiacchere. "Ricordo - dice uno di loro - che si fermava a salutarmi. Malgrado le avessi chiesto più volte di darmi del tu Irene mi sottolineava che non era una forma per prendere le distanze ma di avere un grande rispetto per le istituzioni e per questo chiedeva di darmi del ‘lei’, davvero una persona con un rispetto e modi di fare unici. Ci mancherà molto la sua persona e la sua gentilezza". «Quando lasciavamo il Comune - ricorda un altro amministratore – tutti davamo un’occhiata alle finestre che davano nel suo appartamento per vedere se erano accese o meno, segno che Irene era lì un pò a vegliare su di noi, una presenza che per chi faceva tardi era rassicurante. Da qualche tempo non vedevamo più la sua Punto nera parcheggiata tra le auto dei dipendenti e la cosa ci aveva preoccupato. Infatti malgrado sapessi che non stesse bene on realtà non sapevamo il grado di gravità. Una vera perdita". Se Irene non aveva voluto dire praticamente a nessuno del suo stato di salute, l’unico sul posto di lavoro a esserne informato, proprio per una forma di correttezza, era il suo dirigente. "Irene era una persona dolcissima - ricordano invece due suoi cari amici, Michela e Alberto - ma anche molto gelosa della sua privacy. In pochissimi sapevamo delle sue condizioni. Quando ci siamo sposati avevamo chiesto proprio a lei di celebrare le nostre nozze e Irene, pur non essendo la prima volta era emozionatissima. Purtroppo a febbraio è venuta a conoscenza della malattia. Lei ha cercato di affrontarla da sola anche se ogni fine settimana eravamo con lei. Nelle ultime settimane le condizioni sono andate peggiorando e a quel punto è stata ricoverata a Lugo. Sabato mattina la terribile notizia, perdiamo un’amica e una persona davvero speciale a cui eravamo legati moltissimo".
Infine un ricordo personale. Anche i giornalisti, soprattutto i fotografi, ricordano la solerzia di Irene che la notte del Bisò, malgrado non rientrasse nei suoi compiti, soprattutto per essere fuori orario, faceva accederli al loggiato per far scattare le foto dall’alto. La scomparsa di Irene Gentile, a cui tanti volevano bene e rispettavano per la sua compostezza e risrvatezza, nel tardo pomeriggio di sabato ha fatto presto il giro e tanti hanno commentato con sgomento la sua prematura scomparsa. I funerali di Irene Gentile, hanno fatto sapere parenti e i suoi amici più stretti, si svolgeranno in forma strettamente privata.
a.v.